I numeri impressionanti del processo Aemilia sono tornati oggi alla sbarra nell’aula bunker del carcere bolognese della Dozza. Ha preso il via questa mattina la prima udienza della tranche del dibattimento in secondo grado che si svolge con rito ordinario: 120 le persone imputate nell’ambito del più grande processo contro la Ndrangheta del nord Italia. Giovedì scorso era partito l’appello per i 24 imputati che avevano scelto il rito abbreviato solo per l’ipotesi di associazione mafiosa, ma i giudici della Corte d’Appello di Bologna impegnati in Aemilia confermano di voler riunire i due giudizi: questa riunione, ha fatto sapere il presidente del Collegio Alberto Pederiali, verrà disposta con ogni probabilità domani. Le udienze saranno tre a settimana, almeno fino alla metà di giugno. Intanto questa mattina, dopo la richiesta già avanzata la scorsa settimana dal legale di Pasquale Brescia, oggi gli avvocati di un’altra decina di imputati hanno chiesto l’astensione per incompatibilità del giudice a latere Giuditta Silvestrini. Sempre Pederiali, ha reso noto che il giudice Silvestrini “non ha intenzione di astenersi”, ritenendo che non si siano in essere le condizioni di incompatibilità sostenute dai legali.