Chiesta l’archiviazione per totale infondatezza di reato. La procura scrive la parola fine in merito alla presunta violenza sessuale denunciata da una trentenne a Vignola la sera del 25 giugno scorso. Ha annunciato che a seguito di approfondite indagini è stata formalizzata la richiesta di archiviazione parlando di totale assenza di riscontri. Sono però in corso ulteriori accertamenti investigativi finalizzati a comprendere le ragioni della querela sporta dalla donna contro ignoti. Secondo quanto ricostruito inizialmente la donna sarebbe stata aggredita nei pressi delle piscine comunali mentre rientrava a casa, dopo aver trascorso la serata in un locale del centro. Aveva raccontato di essere stata spinta a terra e violentata, riuscendo infine a divincolarsi. Soccorsa da alcuni passati è stata trasportata in ospedale dai sanitari del 118 dove sarebbero state riscontrate delle contusioni. Intanto in città era cominciata la caccia al presunto aggressore. La vicenda, sin dal primo momento, ha generato allarme e mobilitazione collettiva: lo scorso 1° luglio centinaia di cittadini hanno sfilato in corteo per condannare con forza ogni forma di violenza e chiedere più sicurezza. Dopo la denuncia anche il sindaco Emilia Muratori si era attivata scrivendo al Ministro dell’Interno per ottenere maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Oggi questa richiesta di archiviazione, motivata dalla totale assenza di elementi probatori, mette la parola fine all’intera vicenda. Nonostante questo, restano ancora tanti interrogativi a partire dal perché di questa denuncia. La Procura continuerà a cercare una risposta.
