Misure a tutela del Parmigiano Reggiano, per difendere un prodotto amato non solo in Italia ma nel mondo intero: l’Emilia-Romagna ha individuato sette manovre per dare ossigeno a un comparto economico vitale che nella nostra regione conta 325 caseifici e 2652 allevamenti. L’eccessiva volatilità dei prezzi sta portando a un crollo del costo al caseificio anche del 30%, insieme alla crisi dei circuiti dell’export, che rappresenta circa il 40% delle vendite di questi prodotti. Numeri che mettono in difficoltà un comparto che, nel 2019, ha portato l’Emilia Romagna ad essere la seconda regione in Italia per produzione di latte con due milioni di tonnellate. Una misura individuata è quella che mira a concretizzare le misure del primo bando indigenti da 50 milioni di euro, dei quali 14 milioni e 500mila euro destinati ai formaggi Dop, per ritirare il prodotto dal mercato a prezzo equo per i produttori e incrementare il Fondo indigenti per far acquistare formaggi Dop. Occorre anche valutare aiuti diretti alle imprese di allevamento compensazione di cali di produzione forzati per mancati ritiri o riduzione della loro valorizzazione. Agire poi sul credito d’imposta per le imprese che utilizzano materie prime e prodotto agroalimentari di origine italiana. Anche la Regione ha pronta un’iniezione di liquidità: la legge di conversione del decreto Milleproroghe ha confermato il rifinanziamento all’Emilia-Romagna di 21 milioni di euro, destinato al rimborso delle somme anticipate dalle Regioni a favore delle imprese agricole danneggiate da eventi calamitosi in anni passati. Fondi che potranno essere impiegati per completare il finanziamento dei progetti della filiera lattiero casearia. Importante poi è la tutela legale internazionale per i prodotti Dop, un problema attuale dal momento che gli effetti della crisi economica sul mutamento dei consumi potrebbero portare inevitabilmente ad un aumento del rischio imitazioni e una promozione maggiore del Made in Italy e dell’e-commerce.