Una Bibbia modenese, il Papa e una visita a sorpresa al Senato, che intreccia fede, arte e storia estense. In piazza della Minerva a Roma, per il Pontefice una tappa privata per ammirare uno dei capolavori assoluti della miniatura rinascimentale: la Bibbia di Borso d’Este. Un’opera che parla anche, e soprattutto, modenese. Il prezioso manoscritto, infatti, è custodito nella Biblioteca Universitaria delle Gallerie Estensi di Modena ed è eccezionalmente esposto nella capitale in occasione del Giubileo, fino al 16 gennaio 2026.
Un ritorno a Roma dopo oltre un secolo, reso possibile nel 1923 dall’intervento dell’imprenditore e mecenate Giovanni Treccani, che salvò la Bibbia dalla dispersione sul mercato internazionale. Misure di sicurezze importanti per l’evento in piazza della Minerva, dove Papa Prevost è stato accolto dal presidente Ignazio La Russa e da un applauso di residenti e turisti increduli. Nella Sala dello Schedario ha scoperto l’immagine del Bambino Gesù nel presepe tradizionale, poi la visita alla Sala Capitolare, dove è allestita la mostra “Et vidit Deus quod esset bonum”, dedicata alla Bibbia di Borso d’Este. L’uscita del Pontefice è stata accompagnata dalle note di “Adeste fideles” del coro polifonico del Senato. Una visita che porta Modena al centro della scena culturale internazionale, accendendo i riflettori su un tesoro rinascimentale nato alla corte estense, simbolo del fasto ducato modenese e che ricorda il suo profondo legame con la città, dove per anni è stato conservato per le generazioni future.