8.3 C
Modena
mercoledì, Dicembre 17, 2025
Home Blog Pagina 5270

-LA NOSTRA ECONOMIA-IL PROMO DELLA UNDICESIMA PUNTATA


Sul canale 19 il venerdì alle 20:50 il programma di Economia di TvQui

LA NOSTRA ECONOMIA

In Onda al venerdì sul canale 19 a partire dalle 20:50

ECONOMIA-CULTURA, QUALI RIFLESSI SULLA SALUTE

 

Ospiti in studi: 

Dott. Giuseppe Schena, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

Dott. Nicolino D’Autilia, Presidente dell’Ordine dei medici di Modena e Provincia

Dott.ssa Maria Savigni, Vice Sindaco di Sassuolo

EMERGENZA GELO: PICCO DI CHIAMATE AL 118


    Per far fronte alle condizioni meteo avverse sono state potenziate le ambulanze, gli operatori e le strutture. Le chiamate al pronto soccorso sono state oltre cinque volte quelle della stessa fascia oraria del giorno prima, con un incremento del 550%

    Nella mattina di ieri 13 gennaio picco di chiamate al 118 per traumi legati al “gelicidio”, fenomeno per cui le gocce di pioggia si congelano rapidamente a contatto degli alberi e del suolo. Le Aziende sanitarie in seguito all’allerta della Protezione civile, avevano disposto un aumento dei mezzi e delle strutture a disposizione per l’emergenza-urgenza.

    Nelle due Centrali operative 118 Emilia Est ed Emilia Ovest, fra le 7 e le 10 di questa mattina, le chiamate sono state oltre cinque volte quelle della stessa fascia oraria del giorno prima, con un incremento del 550%: nel complesso, le chiamate per traumi hanno raggiunto quota 753. Per quanto riguarda la tipologia delle richieste di soccorso, la maggior parte è stata causata da patologie di natura traumatica di media e bassa gravità.

    Per far fronte all’evento, già da ieri era stato previsto un potenziamento delle ambulanze (95 in più). Anche il personale delle Centrali operative è stato potenziato, per garantire una ricezione tempestiva delle chiamate, prevedendo, per le due Centrali, 36 operatori in più.

    La situazione meteo-climatica ha quindi generato un forte aumentato degli accessi alle strutture di Pronto Soccorso, con incrementi compresi fra il doppio degli accessi traumatici medi e punte di 5.6 volte la media (come è accaduto all’ospedale Sant’Orsola).

    Anche in questo caso sono stati messi in campo interventi di potenziamento massiccio, con raddoppio o triplicazione delle strutture sia per l’accoglienza, che per gli ambulatori – soprattutto ortopedici, comprese le sale gessi -, che per la diagnostica radiologica urgente. Si è trattato prevalentemente di traumi di entità medio lieve, che non necessitano di ricovero, ad eccezione delle fratture che richiedono un trattamento chirurgico: per affrontarle sono state potenziate le attività delle sale operatorie ortopediche di tutti i territori interessati.

    CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA NELLE ZONE DEL DEGRADO


      Controlli a tappeto per la Polizia di Stato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, in alcune fra le zone più degradate della città. Nel mirino alcuni dei tradizionali punti di ritrovo: la zona stazione, il condominio R Nord e il parco 22 aprile

      Due giovani nigeriani rispettivamente di 27 e 24 anni denunciati per detenzione e spaccio di stupefacenti, numerose perquisizioni all’interno di esercizi commerciali ed in due di questi gli agenti hanno rinvenuto altri quantitativi di droga ben occultati dietro ai frigoriferi. Sono questi i primissimi effetti dei controlli straordinari di ieri sera realizzati dalla squadra Mobile della Polizia di Stato, dal reparto controlli preventivi ed in collaborazione con la Guardia di Finanza e le sue unità cinofile. Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio alcune fra le zone di maggiore degrado della città, zone in cui da tempo i cittadini lamentano scarsa sicurezza: quella attigua alla stazione ferroviaria ad esempio, i portici e tutti i negozi etnici che vi risiedono, senza dimenticare i tradizionali luoghi dediti allo spaccio di sostanze come il condominio R Nord di Via Attiraglio, che nonostante la recente riqualificazione è stato oggetto di controlli approfonditi ad ogni piano dello stabile. E poi il parco 22 aprile, con diversi posti di controllo al suo interno ed infine la prima parte della vicina Via Gramsci.

      MERCATO STRAORDINARIO: UNA MATTINATA DI SHOPPING ALL’APERTO


        Classico appuntamento della terza domenica del mese, il primo del 2017. Ci sono anche i prodotti alimentari di stagione

        Il nuovo anno è iniziato da poco, e tra le tante incertezze c’è almeno una cosa sicura, diventata ormai tradizione consolidata molto amata dai modenesi e non solo. Domenica prossima 15 gennaio, dalle ore 7.00 alle ore 14.30 all’interno dell’anello esterno del parco Novi Sad si svolgerà come di consueto il mercato straordinario della terza domenica del mese, il primo di questo 2017.

         Gli operatori presenti proporranno con la loro ben nota gentilezza e professionalità merce di qualità prodotta in Italia e all’estero a prezzi davvero imbattibili, adatti a tutte le tasche, sia per chi ha voglia di rinnovare il guardaroba, sia per chi invece si vuole regalare qualche oggetto nuovo per la casa. L’occasione per tutti è quella di trascorrere una piacevole giornata facendo compere magari in compagnia,  cercando e trovando oggetti di ottima qualità a prezzi contenuti. Tra le proposte, stivali e scarpe per tutta la famiglia, giacche a vento e giacconi per adulti e bambini, intimo per lei e per lui, biancheria per tutta la casa, complementi d’arredo anche per bagno e cucina. 

        E per tutti coloro che sono alla ricerca della freschezza dei prodotti alimentari, magari per provare qualche nuova ricetta in cucina per il pranzo della domenica, al mercato ecco tutto il necessario: dai prodotti da forno ai formaggi, dalla carne al pesce, con l’aggiunta della frutta e verdura di stagione del mercato contadino “Campagna in città”.

        GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO Il 15 gennaio il vescovo presiede la Messa dei Popoli


          Il vescovo  Erio Castellucci, domenica 15 gennaio, alle ore 15 nella chiesa di San Faustino, ha presieduto la Messa dei Popoli, in occasione della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato. La liturgia è stata animata dalle comunità cattoliche straniere presenti a Modena e proposta da Ufficio Migrantes, Caritas,  Centro missionario e Pastorale sociale della diocesi.

          Nel messaggio della giornata scrive papa Francesco: “Ma gli Evangelisti si soffermano anche sulla responsabilità di chi va contro la misericordia: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare». Come non pensare a questo severo monito considerando lo sfruttamento esercitato da gente senza scrupoli a danno di tante bambine e tanti bambini avviati alla prostituzione o presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla fuga da conflitti e persecuzioni, col rischio di ritrovarsi soli e abbandonati? Per questo, in occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari. […] Affido tutti i minori migranti, le loro famiglie, le loro comunità, e voi che state loro vicino, alla protezione della Santa Famiglia di Nazareth, affinché vegli su ciascuno e li accompagni nel cammino; e alla mia preghiera unisco la Benedizione Apostolica”. 

          Nella nostra città si svolgono ogni settimana alcune celebrazioni eucaristiche nelle lingue delle comunità cattoliche presenti sul territorio: in inglese, per la comunità nigeriana, e tutti gli africani anglofoni, ogni domenica alle 12:30  nella chiesa della Madonnina. In francese, per la comunità africana francofona, ogni  domenica alle ore 11 nella  chiesa S. Maria delle Assi. In polacco, tutte le domeniche e tutti i mercoledì alle ore 15 nella chiesa S. Faustino. Per la comunità dello Sri Lanka la  messa in cingalese è celebrata la prima domenica del mese alle 9.30 nella chiesa di Regina Pacis alle 12:30 a Spilamberto; la terza domenica del mese alle 12:30 a Brodano; la quarta domenica del mese alle 9:30 Castelnuovo Rangone. La celebrazione per la comunità filippina si svolge ogni domenica alle ore 15 nella chiesa S. Barnaba. La comunità ghanese celebra, in inglese e nella propria lingua, ogni domenica alle 9 a Marzaglia. La comunità ucraina celebra domenica e mercoledì alle ore 15 nella chiesa del Paradisino. In città  sono  presenti inoltre comunità cristiane ortodosse e protestanti che celebrano le liturgie in italiano e in lingua.

          TURISMO A MARANELLO ALL’INSEGNA DI ENZO FERRARI


          Tour tra i luoghi del mito Enzo Ferrari. Il Comune ha pronto un progetto per far conoscere a fondo la storia del Drake

          Maranello per il futuro vuole puntare sempre di più sul turismo e non può che farlo strizzando l’occhio alle rosse amate in tutto il mondo, ma questa volta l’obiettivo principale è indirizzare il visitatore sui luoghi cari ad Enzo Ferrari. La Regione ha stanziato 25.000 euro per il progetto del Comune intitolato ‘Paesaggi d’autore – I luoghi di Enzo Ferrari’, un percorso che consentirà ai turisti di ripercorrere la storia e la vita del Drake attraverso luoghi simbolo di Maranello. Ad esempio si valorizzerà l’ingresso storico della Ferrari, ma il punto di partenza sarà il Museo, area d’attrazione per eccellenza del paese che ogni anno accoglie oltre 300.000 visitatori dall’Italia e dall’estero. Dopo aver ammirato i bolidi rossi, sarà poi possibile iniziare un tour attraverso un percorso di alcune tappe che toccheranno diverse zone di Maranello. I luoghi di interesse devono essere ancora scelti, ma saranno individuati tra gli elementi di attrattività che hanno assunto nel tempo un significato legato alle attività della Ferrari.

          TRAGEDIA ERASMUS IN SPAGNA, RIAPERTA L’INCHIESTA


            Un nuovo giudice istruttore dovrà procedere con l’interrogatorio dell’autista, che il precedente gip non aveva invece sentito. L’archiviazione era stata una sorta di choc per i coinvolti, anche perché la polizia catalana, dopo il fatto indicò come causa più probabile del disastro, proprio il colpo di sonno dell’autista

            Laura, verso la fine del 2016 era tornata in Spagna, per unirsi ai familiari delle vittime della tragedia dell’Erasmus a Tarragona, nel presentare il ricorso contro la sorprendente e dolorosa archiviazione della causa penale sullo schianto dell’autobus che costò la vita a 13 ragazze. La studentessa modenese a causa di quel tragico episodio rimase per mesi in Ospedale in Spagna, dove fu sottoposta a diversi interventi chirurgici. Ora il morale di laura è tornato a salire perché con una inversione di rotta la giustizia catalana ha deciso di riaprire l’indagine penale, annullando l’archiviazione disposta in novembre dal gip di Amposta, una decisione che aveva suscitato indignazione fra le famiglie delle vittime. Un nuovo giudice istruttore dovrà dunque procedere all’interrogatorio dell’autista, che il precedente gip non aveva invece sentito. L’archiviazione era stata una sorta di choc per i coinvolti, anche perché la polizia catalana, dopo il fatto indicò come causa più probabile del disastro, proprio il colpo di sonno dell’autista, che secondo la stampa spagnola subito dopo l’incidente avrebbe ammesso con i soccorritori di essersi addormentato al volante del bus mentre percorreva l’autostrada che collega Valencia e Barcellona. Le famiglie delle vittime ora si augurano che l’inchiesta chiarisca tutto, e possa far luce su un viaggio che imponeva una tabella di marcia massacrante: in 24 ore lo stesso conducente doveva guidare per 350 km all’andata e 350 km al ritorno.

            COLDIRETTI: ALLERTA METEO, ATTENZIONE A SPECULAZIONI SUI PREZZI


              Le gelate di questi giorni preoccupano anche gli agricoltori. L’eccessivo freddo potrebbe comportare un aumento dei costi di riscaldamento delle serre e quindi un aumento dei prezzi. Coldiretti avverte i consumatori di fare attenzione alle speculazioni e di acquistare principalmente prodotti locali

              L’allerta meteo di questi giorni preoccupa anche i produttori agricoli: l’eccessivo freddo infatti potrebbe creare dei problemi negli allevamenti, soprattutto per il rischio di congelamento delle tubature dell’acqua per abbeverare gli animali, e nelle serre, dove le temperature rigide comportano un forte aumento dei costi del riscaldamento.

              Nella nostra regione non ci sono problemi per le piante da frutto, attualmente in pausa vegetativa, ma il problema riguarda principalmente gli ortaggi le cui consegne sono quasi dimezzate, visto che la maggior parte di essi in questa stagione arriva direttamente dalle regioni più colpite dal maltempo e causando di conseguenza un rincaro dei prezzi. Coldiretti infatti avverte che prodotti come mele, pere e kiwi sono già stati raccolti da tempo e non sono dunque giustificabili su di essi aumenti dei prezzi dovuti all’innalzamento dei costi del riscaldamento delle serre o anche alla ridotta disponibilità di prodotti non danneggiati dalle gelate. L’associazione ricorda di fare molta attenzione all’origine dei prodotti e di preferite produzioni locali non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e ancora meglio di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori locali, sottolineando che il maltempo non può essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori, gli agricoli e i consumatori stessi.

              BILANCIO: A CARPI SI PUNTA SU MANUTENZIONE E SCUOLA


                E’ stato presentato questa mattina il bilancio preventivo 2017-2019. L’obiettivo è investire in qualità

                Carpi ha un Comune con un indebitamento in calo, ma pensando ai prossimi tre anni deve guardare alla legge di bilancio nazionale che sui Comuni vittime del terremoto del 2012 non ha posto i correttivi auspicati. Questa è la condizione con cui è partita la Giunta della città dei Pio per programmare il prossimo triennio, dove si è scelto di puntare comunque ancora con decisione sulle politiche scolastiche e sociali, e investire forte sulla manutenzione della città per poter aumentare la qualità della vita dei carpigiani.

                Nel Bilancio Preventivo 2017-2019, spazio anche ai grandi investimenti sulle infrastrutture, al consolidamento del tema legato alla raccolta differenziata, all’illuminazione pubblica con un cantiere da 6mila punti luce che prenderà il via in primavera.

                Nel video l’intervista a Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi

                IL NUOVO CIE DELL’ EMILIA ROMAGNA POTREBBE RIAPRIRE A MODENA


                  Dopo le parole del ministro Minniti durante l’incontro con Muzzarelli, gli indizi per l’apertura del centro portano a Modena. La decisione però sarà comunicata il 19 gennaio nella conferenza Stato- Regioni

                  Il nuovo Cie dell’Emilia, il centro di identificazione ed espulsione, potrebbe aprire a Modena o Bologna. Ad annunciare questa possibilità che coinvolge da vicino Piazza Grande è stato il ministro dell’Interno Marco Minniti, durante l’incontro a Roma con il sindaco Giancarlo Muzzarelli per discutere di un’altra urgenza nel nostro territorio: l’allarme sicurezza. Il ministro ha confermato dunque l’apertura di un centro in Regione, che però dovrebbe avere degli aspetti diversi rispetto al passato. Infatti nelle previsioni sarà destinato ad accogliere al massimo 80-100 profughi e solo per alcuni giorni. Modena però rispetto a Bologna sembra decisamente in pole position per far nascere la nuova struttura, dal momento che dispone già di uno stabile utilizzato precedentemente come Cie, che potrebbe essere riattivato senza costi esorbitanti. La scelta del Ministro comunque sarà comunicata nell’incontro della Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio. Nessuna decisione dunque è stata presa, ma un altro indizio che porta il Cie a Modena, è la posizione decisa del Sindaco di Bologna Virginio Merola che nelle ultime ore ha ribadito di non volerne sapere di ospitare nuovi centri nella sua città. Muzzarelli invece non si è schierato con il collega felsineo, chiedendo a Minniti particolari e certezze su come sarà il nuovo Cie. Il Sindaco di Modena dopo l’incontro con il ministro ha parlato inoltre di un ottimo clima e una grande disponibilità del Governo, per lavorare per l’obiettivo comune della sicurezza. Minniti inoltre ha promesso che presto sarà in città per incontrare i sindaci della provincia per affrontare il tema della sicurezza.

                  SOCIAL

                  13,458FansMi piace
                  214FollowerSegui
                  100IscrittiIscriviti