Per il Modena FC questa dovrebbe essere la settimana decisiva per la scelta del nuovo allenatore.
Altre panchine, intanto, stanno completandosi: l’ex Paolo Bianco al Monza, Guido Pagliuca alla Juve Stabia e – soprattutto – Pippo Inzaghi al Palermo.
E il Modena? Resta al palo, puntato ancora tutto su Luca D’Angelo.
Dopo una settimana di riflessioni, in queste ore l’agente del tecnico di Pescara incontrerà la dirigenza dello Spezia, per continuare o meno l’avventura in Liguria.
D’Angelo ha ancora due anni di contratto, con una clausola che gli permetterebbe di liberare, a fronte del pagamento da parte della sua nuova società, di una cifra prestabilita.
Sensazioni contradditorie: da La Spezia sono certi che D’Angelo continuerà, ma sembra lo stesso allenatore a non essere convintissimo.
In quel caso, il Modena è pronto. Senza, però, aspettare ancora troppo.
Ma il DS Andrea Catellani è pronto anche ad un piano B: si tratta di Andrea Sottil, scelta (a nostro avviso) decisamente di secondo piano, allenatore reduce dalla sconcertante vicenda della Sampdoria (è stato il secondo dei tre allenatori blucerchiati).
Lo stesso Sottil, pur dando la sua disponibilità al Modena, non può attendere in eterno, visto che è stato “sondato” anche da Bari e Catanzaro.
E’ ormai sfumata, viceversa, la pista di Giovanni Stroppa: non resterà in A a Cremona, ma sta per accettare il Venezia. Da dove, Eusebio Di Francesco, è pronto a intraprendere il cammino opposto, verso la Cremonese.
Juve Stabia e Vicenza, infine, si contendono Attilio Tesser: potrebbe essere il nuovo tecnico delle “Vespe” in B o quello del rilancio del Lanerossi in Serie C.
In ogni caso, Tesser ha sempre molti estimatori.
ALLENATORE MODENA, TUTTO SU D’ANGELO: DENTRO O FUORI
FOTOFESTIVAL, A GUIGLIA SCATTI INEDITI DI VITA QUOTIDIANA
Nel video l’intervista a Iacopo Lagazzi, Sindaco di Guiglia
Storie di vita quotidiane nelle immagini di fotografi non professionisti, questi sono gli scatti protagonisti del Fotofestival Vernacolare internazionale che si svolgerà a Guiglia dal 20 giugno per due week end, all’interno del Castello del comune appenninico. Organizzata dal Comune ha visto la collaborazione della neocostituita associazione GU.PHO, Centro per la fotografia vernacolare e del Circolo Ribalta di Vignola. Un focus diverso è il caso di dirlo, per dare voce alla dimensione privata, paesana, familiare dell’individuo, dove l’obbiettivo è quello di catturare un ricordo o un momento particolare. Determinante l’apporto dei giovani dell’associazione Gu.Pho che hanno fatto, come sottolineato, del Castello e della fotografia vernacolare la lor missione di vita e cultura. A questo proposito certamente una tipologia di immagini come quelle qui esposte, può rappresentare una specificità del territorio, una ricchezza appunto storica e culturale, oltre che sociale. Coinvolti nell’iniziativa 13 tra artisti e collettivi anche di respiro internazionale. A completare il Foto festival 5 talk in cui si approfondiranno temi e particolari aspetti dell’arte della fotografia
MOTOR VALLEY FEST, LO SHOW DIFFUSO HA FATTO IL PIENO DI PUBBLICO
L’edizione 2025 del Motor Valley Fest è stata la più ambiziosa di sempre: 14 tavole rotonde, oltre 200 esperti, 60 brand e una mappa fitta di luoghi ed eventi che hanno reso la città e il suo interland un palcoscenico a cielo aperto del saper fare italiano. Il convegno d’apertura, al Teatro Storchi, ha ospitato oltre 800 persone e keynote d’eccezione. Sul tavolo, i temi che contano: carburanti sostenibili, intelligenza artificiale e nuove traiettorie industriali. Per quattro giorni, le vie del centro sono state invase da una folla entusiasta: appassionati, curiosi e addetti ai lavori hanno potuto ammirare veri capolavori dell’ingegneria e del design: dalla futuristica Ferrari F80 all’affascinante Utopia Roadster, fino alle mitiche Bugatti nate nella Fabbrica Blu di Campogalliano. A far battere il cuore degli appassionati anche Ducati, Pagani, Lamborghini, Maserati, Dallara e tante start-up innovative. Non solo automotive ma anche buon cibo, ricordando quando Enzo Ferrari portò i più grandi piloti dell’epoca a mangiare i piatti della tradizione modenese. Grande spazio anche al mondo della formazione: in Piazza Grande, nell’area University Village, gli studenti hanno messo in mostra le proprie monoposto da Formula SAE e moto da competizione. Gratuito, diffuso, emozionante: il Motor Valley Fest 2025 ha superato ogni aspettativa. Più che un evento, è stato un manifesto: l’Emilia-Romagna non è solo terra di motori, ma una fucina di idee, visione e innovazione. Qui, la passione diventa cultura. E il futuro è già in corsa.
LINEA MODENA- SASSUOLO, ESTATE SENZA GIGETTO, FERMO PER TRE MESI
Anche il Gigetto quest’estate va in ferie. A partire da sabato scorso e fino al 5 settembre la linea ferroviaria Modena–Sassuolo è nuovamente interrotta per lavori sull’infrastruttura, come comunicato da FER. Durante il blocco, sono attivati autobus sostitutivi lungo tutta la tratta: 52 corse al giorno, con un tempo di percorrenza stimato in circa 50 minuti, contro i 38 abituali del treno. La chiusura, come comunicato da Ferrovie Emilia Romagna (FER), è dovuta a generici lavori sull’infrastruttura, ma che in precedenza era stata motivata come un intervento localizzato nella galleria della fermata sotterranea del Policlinico di Modena. A far discutere è la decisione di far coincidere lo stop del Gigetto con la pausa scolastica: secondo Federconsumatori, che da anni contesta la gestione dei lavori, la pianificazione del cantiere è poco coerente con le reali esigenze dei passeggeri. Una indagine condotta insieme all’Università di Modena e Reggio Emilia ha rilevato che solo il 17% degli utenti viaggia per motivi di studio, mentre il 78% lo fa per lavoro o svago. L’associazione ha inoltre calcolato che l’allungamento dei tempi di percorrenza, unito alla sostituzione con autobus, rischia di congestionare ulteriormente le strade, aggravando anche l’impatto ambientale.
ROGO A CASTELVETRO, ARRESTATO UN 21ENNE PER INCENDIO DOLOSO
Tre appartamenti inagibili e nove famiglie temporaneamente evacuate: è stato questo il bilancio di un grave incendio scoppiato giovedì sera in via Pascoli, a Castelvetro. I Carabinieri della stessa Stazione hanno tratto in arresto un 21enne, accusato di aver volontariamente appiccato le fiamme, al culmine di una lite familiare. Tutto ha avuto inizio alle 22, quando cinque squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute per domare le fiamme scaturite dall’appartamento al secondo piano della palazzina. Nonostante il celere intervento, il calore ha danneggiato, rendendole inagibili, anche le case immediatamente adiacenti, al primo e al terzo piano. Secondo le indagini dei militari, il figlio 21enne di una coppia lì residente, avrebbe volontariamente dato fuoco a vestiti, lenzuola e tende all’interno della propria camera, al culmine di una lite con il padre disabile. Dopo il gesto, il giovane si è allontanato, mentre l’uomo è riuscito a dare l’allarme e ad allontanarsi senza riportare ferite. Il figlio è stato trovato poco dopo nella biblioteca comunale, in possesso di un accendino e un coltello con lama da 18 centimetri. Il giovane avrebbe ammesso le proprie responsabilità ed è stato portato presso la Casa Circondariale di Modena, dove si trova tutt’ora dopo la convalida della custodia cautelare da parte del Giudice.
PONTE DI VEGGIA, “VADEMECUM” PER DUE MESI DI CHIUSURA
Inizieranno lunedì prossimo, 16 giugno, i lavori di riqualificazione del Ponte di Veggia, sul fiume Secchia, tra Sassuolo e Casalgrande: i lavori dureranno esattamente due mesi, fino al 16 agosto. E si lavorerà ininterrottamente 24 ore al giorno, anche di notte.
Dopo gli interventi manutentivi degli anni scorsi non è più stato possibile rimandare il consolidamento e la messa in sicurezza definitiva del ponte.
I lavori riguardano, in particolare: il rinforzo del ponte stesso, il consolidamento delle strutture di sostegno, l’allargamento dello sporto fluviale per migliorare il regolare deflusso dell’acqua e la realizzazione di un marciapiede con guard-rail per la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Ad una settimana dall’inizio dei lavori, il sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini (“Pienamente consapevole dei disagi che questo cantiere comporterà per l’intero tessuto sociale e economico del territorio”, ha scritto il primo cittadino), ha fatto distribuire ai residenti sassolesi una brochure informativa, un vero e proprio “vademecum” per i 60 giorni di chiusura del Ponte di Veggia. Con tutte le informazioni necessarie: sui lavori da svolgere, le tempistiche, le strade alternative e i piani previsti in caso di congestione della Pedemontana.
Da parte sua, il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, auspica che i lavori vengano terminati in anticipo rispetto alla data del 16 agosto.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico, Seta ha già previsto le modifiche necessarie sulle linee interessate, ma la maggiore preoccupazione riguarda proprio la Pedemontana, che dovrà assorbire i circa 30mila veicoli (auto e camion) che ogni giorno attraverso il Ponte della Veggia.
CALENDARIO SCUOLA, L’IDEA SPACCA FAMIGLIE E ASSOCIAZIONI
Nel video Carmelo Randazzo Segretario generale CISL Scuola Emilia-Centrale
La rivoluzione del calendario scolastico spacca le realtà dell’Emilia-Romagna. La proposta della Regione di inserire una settimana di ferie a febbraio e di allungare di una settimana le lezioni a giugno divide. Da una parte ci sono le associazioni dei genitori, che si dicono favorevoli all’iniziativa, dato che permetterebbe di gestire meglio i figli nel periodo estivo. Dall’altra parte, ci sono invece le associazioni di categoria come gli albergatori, preoccupati per il fatto che un calendario scolastico così fatto, influirebbe sulle vacanze, che solitamente iniziavano già la seconda settimana di giugno. E poi ci sono i sindacati, che sono convinti che per l’anno scolastico 2026-2027 sia impossibile far partire il progetto come invece vorrebbe la regione. A Modena in particolare, ci sono criticità difficili da risolvere in così breve tempo
Le scuole italiane non sarebbero in generale attrezzate per un cambiamento di questo tipo, chiosano i sindacati. Il dibattito è comunque aperto. Alla base, il paragone dell’Italia con altri paesi europei. Lo Stivale si distingue nel panorama dell’Unione per le sue vacanze estive scolastiche particolarmente lunghe, superando le 12 settimane di interruzione delle lezioni. Ed è proprio qui che si inseriscono le proposte di modifica: l’Emilia-Romagna prende come esempio la Francia, che limita la pausa estiva ad otto settimane, pur affrontando, complessivamente, meno ore di lezioni all’anno.



































