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martedì, Dicembre 16, 2025
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RAMAZZINI DI CARPI, I PRIMARI DI PRONTO SOCCORSO E OSTETRICIA E GINECOLOGIA


 

Nel video l’intervista a:
– Sossio Serra, Direttore Pronto Soccorso Ospedale Ramazzini di Carpi
– Paolo Venturini, Direttore Ostetricia e Ginecologia Ospedale Ramazzini di Carpi

Due figure professionali di grande esperienza al servizio della sanità Locale. Paolo Venturini, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi dall’ottobre scorso e Sossio Serra dirige il Pronto Soccorso da inizio anno, si sono presentati questa mattina e hanno raccontato la loro visione e le prospettive future dei reparti che da qualche mese dirigono. Specializzato in Geriatria, il 47enne Sossio Serra proviene dal Pronto Soccorso del Bufalini di Cesena dove ha maturato una consolidata esperienza in tutti i servizi lavorativi inerenti all’emergenza-urgenza. Tra i suoi obiettivi futuri per il Pronto Soccorso di Carpi, quello di rafforzare l’organico. Paolo Venturini alla guida dell’Ostetrica e Ginecologia dell’Ospedale carpigiano è originario di Mirandola. Ha 52 anni e si è laureato in Medicina e chirurgia nel 2002 specializzandosi nel 2008. Durante il suo percorso formativo si è occupato in particolare della gestione della gravidanza sia fisiologica che patologica e della chirurgia ginecologica.

 

COOP ALLEANZA 3.0: DOMENICO LIVIO TROMBONE CONFERMATO PRESIDENTE


    Nel video l’intervista a Domenico Livio Trombone, Presidente Coop Alleanza 3.0

    Con il rinnovo del Consiglio di amministrazione e l’approvazione del bilancio 2024 si è chiuso il percorso assembleare di Coop Alleanza 3.0. 130 delegati giunti da tutte le regioni interessate dall’attività cooperativa hanno nominato i consiglieri, 18 donne e 13 uomini, che guideranno Coop Alleanza per i prossimi tre esercizi. A margine dell’assemblea generale, il Consiglio di amministrazione ha poi riconfermato Domenico Livio Trombone nel ruolo di Presidente, eleggendolo all’unanimità, con Andrea Volta come Vicepresidente Vicario. Tra gli obiettivi di Trombone, la prosecuzione del risanamento dei conti e un lavoro mirato alla gestione caratteristica, attualmente a segno meno nel bilancio.

     

    TRIBUNALE DI MODENA, APRE A SASSUOLO UN UFFICIO DI PROSSIMITA’


     

    Nel video l’intervista a:
    – Alberto Rizzo, Presidente Tribunale di Modena
    Marco Biagini, Sindaco di Fiorano
    – 
    Roberto Mariani, Presidente Ordine degli Avvocati – Modena 

    Un ufficio del Tribunale di Modena sta per aprire a Sassuolo, al servizio dei circa 115mila residenti degli otto comuni dell’Unione Distretto Ceramico.
    L’ufficio si troverà nella sede del Settore Politiche Sociali dell’Unione, in via Adda.
    Una vera e propria delocalizzazione dei servizi: i cittadini potranno rivolgersi alla nuova struttura per ottenere informazioni, supporto e orientamento sulle procedure giudiziarie. L’accordo, che prevede l’apertura dell’ufficio di prossimità entro pochi mesi, è stato firmato questa mattina proprio nella sede del Tribunale di Modena.  L’apertura dell’ufficio di prossimità del Tribunale per l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico è importante per avvicinare i cittadini alla burocrazia e per aiutare soprattutto le fasce deboli della popolazione.

     

    CADAVERE AI TORRAZZI, L’AUTOPSIA STABILIRA’ LA CAUSA DEL DECESSO


    Sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte di Marouane Chalat, l’uomo di 39 anni, di nazionalità marocchina, il cui corpo senza vita è stato avvistato nella serata di venerdì scorso nel fosso che costeggia Strada Cavo Argine, al quartiere Torrazzi.
    Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Modena, si stanno indirizzando verso l’ipotesi del decesso accidentale, probabilmente per cause naturali, ma sarà – come detto – l’esame autoptico a confermare o smentire questa tesi.
    Dopo la segnalazione del passante che l’ha avvistato, e in seguito all’intervento dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine, il corpo di Marouane Chalat è stato rinvenuto a pancia in su, in mezzo all’acqua del canale, in avanzato stato di decomposizione, deceduto da almeno 4-5 giorni.

    Ad un primo esame del corpo non sarebbero stati riscontrati traumi da morte violenta ed è per questo motivo che la pista del possibile omicidio sarebbe già stata scartata. A meno che dall’autopsia non emergano segni di soffocamento violento.
    Dal Marocco, il fratello della vittima, Faisal, ha dichiarato che il fratello Marouane era in buona salute e non soffriva di alcune malattia.
    A nome di tutta la famiglia, che vive in Marocco, ha chiesto di sapere cosa è successo esattamente al fratello. Del quale, pur senza documenti, è stato rinvenuto il telefono cellulare, subito analizzato dagli inquirenti.

    Arrivato in Italia e a Modena per un futuro migliore, pare che Marouane Chalat fosse da tempo senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine.

    CONTROLLI ANTIALCOL, TRE SANZIONI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA


    Sono stati 78 i veicoli controllati e tre le sanzioni elevate per guida in stato di ebbrezza accertate dagli agenti di Polizia locale di Modena durante il servizio di controlli mirati antialcol svolto nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 giugno, durante il quale sono stati rilevati anche altre infrazioni. L’attività si è concentrata maggiormente sulle aree del centro e della movida notturna.
    Questa tipologia specifica di controlli rientra tra quelle attività istituzionali del Comando di via Galilei ciclicamente riproposte in periodi e giorni di maggior presenza di veicoli in orari notturni, al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale. Prossima campagna mirata prevista tra venerdì 27 e sabato 28 giugno.
    Nel dettaglio, in via Caduti in guerra sono stati controllati 52 veicoli, i conducenti dei quali sono stati sottoposti al pretest qualitativo, con due automobilisti risultati positivi, ma al di sotto del limite (per procedere con l’accertamento e relative sanzioni, infatti, il quantitativo di alcol, in caso di conducenti ordinari, deve superare 0.50 grammo per litro). Sono state invece sette le sanzioni per altre fattispecie: due riguardanti l’omesso uso delle cinture si sicurezza (sanzione amministrativa di 83 euro, 58.10 euro con pagamento ridotto, e decurtazione di 5 punti dalla patente); due conducenti multati per circolazione veicolo sprovvisto di revisione (sanzione di 173 euro, 121.10 euro con pagamento ridotto, e sospensione dalla circolazione per il veicolo fino all’effettuazione della revisione); due automobilisti multati per velocità non adeguata (sanzione di 116 euro, con 81.20 con pagamento ridotto, e decurtazione di 5 punti dalla patente) e, infine, sanzionato un guidatore per omessa segnalazione di manovre del veicolo (multa di 56 euro, 39.20 euro con pagamento ridotto, e decurtati due punti dal documento di guida).
    Il secondo blocco di controlli è stato effettuato in zona via Emilia Ovest/via Rosmini con 26 veicoli sottoposti ad accertamenti e cinque conducenti risultati positivi ai pretest qualitativi (due dei quali, però, al di sotto del limite di 0.50). Per quanto riguarda i conducenti sanzionati, due erano alla guida con un tasso alcolemico compreso tra 0.5 e 0.8 grammo per litro, collocandosi quindi nella prima fascia di gravità individuata dalla legge. Si tratta, rispettivamente, di un 35enne, residente in provincia, alla guida di una Ford, e di un 28enne, residente in provincia, alla guida di una Peugeot. Ai due conducenti è stato contestata la violazione di guida in stato di ebbrezza definito dall’articolo 186 del Codice della strada, che ha fatto scattare il ritiro della patente e una sanzione di 543 euro. Denunciato, invece, un automobilista 52enne, residente in provincia, che guidava la propria Renault con un tasso alcolemico compreso tra 0.8 e 1.5, collocandosi quindi nella seconda fascia di gravità individuata dalle norme. Sarà ora l’Autorità giudiziaria a decidere in quale misura applicare la sanzione penale a carico dell’automobilista (l’ammenda va da 800 a 3.200 euro) e gli addebiti accessori, tra cui la detrazione dei punti e la durata della sospensione del documento di guida da sei mesi a un anno. Le sanzioni per i tre conducenti potranno essere anche aumentate da un terzo alla metà, dal momento che i fatti sono stati commessi nelle ore notturne (dopo le 22 e prima delle 7).
    Infine, sono state elevate tre sanzioni, di cui due per veicoli in circolazione con dispositivi non funzionanti (sanzione pari a 87 euro, 60.90 euro con pagamento ridotto), e una multa per mezzo in circolazione privo di revisione (sanzione di 173 euro, 121.10 con pagamento ridotto).

    ACCUSATI DI TORTURA, OGGI LA SENTENZA PER GLI AGENTI DI SASSUOLO


    È arrivato alla fase finale il primo grado del processo ai quattro agenti di polizia locale di Sassuolo. Attesa per questo pomeriggio la lettura del dispositivo da parte del giudice che renderà nota la decisione finale. Il pubblico ministero, Lucia De Santis, al termine della requisitoria aveva chiesto complessivamente 19 anni di pena. Nello specifico, sei anni per i due assistenti, accusati di falso ideologico e tortura, e tre anni e mezzo per i due agenti, ritenuti responsabili del solo reato di tortura. A tutti e quattro sono state concesse le attenuanti generiche, dal momento in cui sono incensurati. La parte civile si è associata alla richiesta del pm, chiedendo una punizione severa per gli agenti che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero tradito lo Stato abusando del loro potere. La difesa degli imputati ha invece sempre rigettato ogni accusa, dichiarando l’estraneità dei loro assistiti. Tre di loro erano già stati pienamente reintegrati in servizio. I fatti risalgono al 15 ottobre del 2022 quando, secondo la ricostruzione dell’accusa, all’ospedale di Sassuolo i quattro imputati avrebbero agito con violenza nei confronti di un cittadino marocchino di 34 anni, arrivato al pronto soccorso in stato confusionale a causa di una grave crisi ipoglicemica. L’uomo sarebbe stato immobilizzato con forza sulla barella e colpito ripetutamente: un agente gli sarebbe anche salito in piedi sul bacino. Secondo la ricostruzione fornita dai sanitari pare che nessuno dei presenti in servizio quella sera abbia richiesto l’intervento della Polizia, dato che l’uomo, incosciente, non era ritenuto pericoloso.

    FAR WEST SU DUE RUOTE: CONTROLLI SERRATI SU MONOPATTINI E BICICLETTE


    Nel video l’intervista a Ispettore Claudio Comastri, Responsabile Quartiere Centro Storico – Polizia Locale Modena

    Basta al Far West su due ruote: troppo spesso le strade cittadine si trasformano in piste caotiche dove tutto sembra permesso soprattutto da quando i monopattini sono diventati il nuovo mezzo della micro-mobilità. Ormai sfrecciano ovunque, sui marciapiedi, contromano, tra le auto in corsia, diventando un pericolo non solo per chi li utilizza ma anche per gli altri utenti della strada. Per questo motivo che la Polizia locale di Modena ha avviato da questa mattina una campagna di controllo dedicata alla mobilità sostenibile, con l’obiettivo di proteggere gli utenti più deboli, ma anche di richiamarli al rispetto delle regole. Perché la sicurezza non è solo un diritto, è anche un dovere. I controlli nel dettaglio riguardano lo stato dei mezzi, biciclette e monopattini in primis, per verificarne l’efficienza, ma anche i corretti comportamenti: dall’uso delle piste ciclabili, al rispetto della segnaletica.

     

     

    SERRAMAZZONI, INVESTITO IN BICI: MUORE UN 67ENNE


    Ancora un incidente mortale sulle strade modenesi. Poco dopo le 19.30 di ieri un ciclista è stato investito lungo la Provinciale 21, in località San Dalmazio di Serramazzoni. Secondo una dinamica ancora da accertare, un’auto ha impattato contro la bici del 67enne Alessandro Cambiati. L’impatto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo. Sul posto, i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. I rilievi sono stati affidati ai Carabinieri della Compagnia di Pavullo

     

    (foto di repertorio)

    SICUREZZA, “MINI DASPO” PER UN UOMO IN PIAZZA CITTADELLA


    “Mini daspo” e una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minacce e rifiuto delle generalità, per un uomo fermato in piazza Cittadella dalla Polizia locale nella serata di venerdì 20 giugno, intorno alle ore 19.30. Tre le pattuglie intervenute sul posto dopo la segnalazione di una persona in evidente stato di alterazione che, con comportamenti molesti e violenti, stava creando disordine pubblico.
    L’uomo, privo di documenti identificativi e non collaborativo, è stato contenuto con l’utilizzo di idonei strumenti di coercizione e successivamente trasportato al Comando di via Galilei con un’autovettura dotata di cella di sicurezza.
    A seguito degli accertamenti, la persona è stata denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minacce e rifiuto di fornire le proprie generalità. L’uomo è stato, inoltre, sanzionato per ubriachezza molesta e per lui è scattato anche un provvedimento di allontanamento dalla zona (cosiddetto “mini Daspo”) .

    FURTO DI CHIESA, DENUNCIATA UNA 55ENNE A GUIGLIA


    Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Guiglia, durante un servizio di controllo del territorio, hanno riconosciuto nei pressi della fermata dell’autobus una donna 55enne, italiana, nota alle forze dell’ordine perché sottoposta alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Guiglia.

    La donna è stata dunque fermata ed accompagnata in caserma. Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto, all’interno della borsa in possesso della donna, un paio di forbici di grandi dimensioni, delle quali la stessa non era in grado di giustificarne il possesso.

    Sequestrate le forbici, i militari hanno provveduto a denunciare la donna per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere (art. 4 della Legge 110/1975), segnalando l’inosservanza al divieto di dimora al Giudice competente.

    La donna era già stata arrestata in flagranza nel pomeriggio del 4 dicembre scorso, sempre dai Carabinieri della Stazione di Guiglia, per un furto aggravato ai danni della locale chiesa parrocchiale. In quell’occasione, era stata sorpresa nei pressi della Chiesa di San Geminiano Vescovo dopo essersi impossessata di denaro contante, pari a circa 54 euro, sottratto dalla cassetta delle offerte mediante l’uso di un flessometro con nastro biadesivo all’estremità. La successiva perquisizione aveva permesso di rinvenire nella sua disponibilità il denaro contante, il flessometro utilizzato per la sottrazione, due cutter ed un paio di forbici, tutto sottoposto a sequestro.

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