Modena terra di motori, aceto balsamico e… carrelli online! La provincia si è piazzata al 17esimo posto in Italia per numero di imprese e‑commerce registrate: un segnale chiaro che evidenzia come numerosi cittadini modenesi stanno abbracciando con entusiasmo lo shopping online. Sono soprattutto gli sconti a spingere tanti a cliccare su aggiungi al carrello” invece di uscire di casa. Che si tratti di abbigliamento, elettronica o cosmetici, il carrello virtuale è ormai una routine quotidiana per tanti. E mentre il mondo del web corre veloce, i negozi fisici non stanno a guardare. A Modena a fine 2024 erano 615 le imprese attive nell’online. Nonostante questo, la competizione con il web è dura. Passeggiando tra le vetrine del centro però c’è anche chi continua a prediligere lo shopping in negozio, apprezzando il contatto umano e la possibilità di toccare con mano la merce.
DAZI TRUMP, CIA: “PER VINO E PARMIGIANO SONO UNA CATASTROFE”
Nel video, l’intervista ad Alberto Notari, Presidente Cia-Agricoltori Italiani Emilia Centro
I dazi americani non possono andare oltre il 10% o saranno insostenibili. A dirlo è lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, raccogliendo la preoccupazione del mondo delle imprese. Tariffe doganali al 30% così come preventivate da Trump sarebbero una catastrofe per l’economia. Nei nostri territori l’agroalimentare, in particolare, teme le ripercussioni maggiori e proprio per questo gli agricoltori chiedono all’Europa di continuare a trattare per abbassare la tassazione ed evitare una guerra commerciale. Il settore è quello che nel 2024 è cresciuto di più in termini di export negli Usa e in generale, nell’arco di 10 anni, il mercato statunitense è diventato il secondo più importante per tutto il comparto. La sola filiera delle Dop e Igp, simboli del made in Italy, esporta negli Stati Uniti il 25% dei propri prodotti. Dazi così alti preventivano un crollo delle vendite, soprattutto per il settore del vino. Anche il Parmigiano Reggiano, altro prodotto di eccellenza dei nostri territori, rischia un contraccolpo durissimo. L’aumento esponenziale dei prezzi a causa dei dazi può spianare la strada, dicono gli agricoltori, alla concorrenza sleale di quegli alimenti che tentano di imitare i prodotti italiani senza averne le caratteristiche né la qualità.
MODENA CALCIO, ALLO ZELOCCHI PRIMO ALLENAMENTO A PORTE APERTE
Un clima di entusiasmo e grande partecipazione ha accompagnato il primo allenamento a porte aperte del nuovo Modena firmato Sottil. Allo Zelocchi si sono radunati circa 500 tifosi, accorsi per sostenere la squadra. Tra i protagonisti più osservati in campo, spiccano i nuovi acquisti: Tonoli, Adorni, Chichizola, oltre ai giovani della Primavera aggregati Colpo, Sarris e Maran. Zampano ha subito catturato l’attenzione: da notare l’intesa in costruzione con il difensore olandese Bryant Nieling, con cui l’ex Venezia ha interagito spesso in inglese. Grande curiosità anche attorno a Massolin, centrocampista francese che ha colpito molti per la sua imponenza fisica, tanto da essere autore del primo gol della partitella “in famiglia” tra gli applausi dello Zelocchi. Il momento più curioso è stato però un caso di “scambio d’identità” tra il giovane Olivieri e Pyyhtia, centrocampista finlandese del Bologna. Una somiglianza fisica e di ruolo tale da far nascere un vero e proprio passaparola sugli spalti. Assenti invece Zaro, Palumbo e Alberti, tutti e tre in uscita con direzione rispettivamente Cesena, Palermo e Novara, senza dimenticare i giocatori di proprietà ma fuori dal progetto come Oukhadda, Di Stefano e Strizzolo. L’allenamento, durato poco meno di un’ora e mezza, si è sviluppato tra esercizi tecnici, uscite dal basso, una partitella e un breve lavoro atletico finale. Sottil ha scelto un profilo basso, lasciando ampio spazio ai suoi collaboratori per le indicazioni di campo. A chiudere il pomeriggio, il tradizionale incontro tra squadra e tifosi. Questa sera, appuntamento allo Store di Via Taglio per l’inaugurazione e il lancio ufficiale delle nuove maglie.
TEATRO PAVAROTTI-FRENI, TUTTI I DETTAGLI DEL NUOVO PROGRAMMA
Nel video l’intervista ad Aldo Sisillo, Direttore Fondazione Teatro Comunale di Modena
Il teatro comunale Pavarotti-Freni di Modena apre le proprie porte con diverse novità per la stagione 2025/2026. In primo piano l’opera con una stagione lirica composta da nove titoli, dal barocco al contemporaneo, passando per i capolavori del grande repertorio come Carmen, Nabucco e Tosca.
Primo appuntamento il 26 e 28 settembre con la Boheme nel programma del Modena Belcanto Festival, il 24 ottobre l’apertura ufficiale con Nabucco di Giuseppe Verdi in uno spettacolo in coproduzione con il teatro del Giglio di Reggio Emilia.
Come per gli anni scorsi il pubblico potrà entrare nell’opera con le guide all’ascolto della serie Invito all’Opera a precedere le prime sul palcoscenico. Ma le proposte non si fermano qui: con la rassegna MusicasuMisura il teatro comunale di Modena si rivolge davvero a tutti, con produzioni dedicate a ragazzi e famiglie. Unire linguaggi culturali diversi e comunicare con una platea sempre più ampia. L’offerta del Pavarotti-Freni si arricchisce con una stagione di concerti con importanti interpreti internazionali. Giovedì 12 febbraio l’evento più atteso della stagione: Der Ring ohne Worte, sintesi sinfonica della tetralogia dell’Anello del Nibelungo di Wagner ma senza l’utilizzo delle voci. Uno degli appuntamenti più interessanti del cartellone, che include 12 esibizioni
OSPEDALE MIRANDOLA, ARRIVA IL ROBOT CHE GUIDA IL CHIRURGO
Nel video le interviste a:
- Calogero Alfonso, Direttore Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Mirandola
- Letizia Budri, Sindaca di Mirandola
Un navigatore robotico CORI, tra i più avanzati per la chirurgia protesica del ginocchio, entra a far parte della dotazione dell’Ospedale di Mirandola. Il sistema robotico, già operativo da alcune settimane nel reparto di Ortopedia e Traumatologia diretto dal dottor Calogero Alfonso, consente interventi di protesi di ginocchio con una precisione millimetrica. Questo si traduce in un miglior allineamento dell’impianto, minori complicanze post-operatorie e tempi di recupero più rapidi. Nel solo 2024, la struttura mirandolese ha già realizzato 29 interventi di protesi, dopo i 46 eseguiti lo scorso anno, segnando una crescita significativa nella domanda di trattamenti specialistici. L’introduzione di questa nuova tecnologia rappresenta un salto di qualità per l’intero distretto sanitario nord della provincia di Modena.
VIA GIARDINI, DUE SPACCATE IN UNA SETTIMANA. INGENTI I DANNI
Nel video l’intervista a Marcello Grazioso, Figlio del Titolare
Volto travisato dal casco e lo scooter usato come ariete per sfondare la porta dell’ingresso. A distanza di soli sette giorni, la tabaccheria Donatello di via Giardini a Modena è stata nuovamente presa di mira da un ladro. Un copione che si ripete con inquietante precisione: il malvivente ha sfondato la porta con il veicolo, ha razziato registratore di cassa, gratta e vinci e stecche di sigarette. Anche in questo caso ha agito in fretta e nel giro di pochi minuti è fuggito facendo perdere le sue tracce. Oltre all’ammanco ingenti i danni ingenti: anche la porta vetro di ingresso che è stata completamente sfondata. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto. L’ennesimo episodio in così breve tempo che solleva interrogativi sulla sicurezza dell’area. I gestori sono allarmati per una serie costante di furti che mette a dura la loro tranquillità e il loro lavoro.
CARPI CALCIO. IL DS BERNARDI ANNUNCIA: “RIGO RITORNA CON NOI”
Nel servizio le interviste a:
Marco Bernardi, direttore sportivo Ac Carpi
Stefano Cassani, allenatore Ac Carpi
E’ cominciata con una novità di mercato la seconda avventura di fila in Serie C del Carpi, che si è radunato al Cabassi. Al gruppo biancorosso si sta per unire Mattia Rigo, terzino classe 2004 mancino protagonista di un’ottima seconda parte di stagione scorsa, quando arrivò a gennaio in prestito dal Verona. Il Carpi ha puntato su di lui e ha chiuso il suo ritorno a titolo definitivo, con un contratto biennale. Sarà una delle ulteriori frecce nell’arco di mister Cassani, che ora può contare anche su Alessio Arcopinto, trequartista classe 2003 che arriva dal San Marino.
Ieri al raduno l’abbraccio dei tifosi, fra selfie, autografi e un centinaio di abbonamenti sottoscritti alla prima giornata, ha accolto il nuovo gruppo biancorosso. Intanto in società la novità è quella di Gianluca Garzon, carpigiano doc ed ex allenatore biancorosso, presente al raduno che entra nel gruppo di lavoro come direttore tecnico.
TERZO SETTORE, MODENA CAPITALE ITALIANA DEL VOLONTARIATO 2026
Nel video l’intervista a Chiara Rubbiani, Direttrice Centro Servizi per il Volontariato Terre Estensi
Con le sue oltre 1700 associazioni e 65mila volontari, Modena ha fatto della solidarietà una bandiera che oggi viene riconosciuta a livello nazionale. La nostra provincia è stata eletta capitale italiana del volontariato 2026, vincendo il bando promosso da CSVnet con il supporto di vari enti del Terzo settore. C’è chi aiuta chi vive in situazioni di marginalità, chi offre servizi socio-sanitari, chi promuove lo sport, chi la cultura ma non solo: la grande famiglia del volontariato modenese è grande e sarà protagonista, nel 2026, di una serie di eventi. Le iniziative, che verranno svelate prossimamente, coinvolgeranno i cittadini e rafforzeranno il dialogo con le istituzioni, i giovani e il mondo imprenditoriale. Il passaggio del testimone da Palermo, attuale Capitale in carica, avverrà simbolicamente il 5 dicembre 2025, nella Giornata Internazionale del Volontariato. Un’opportunità per aprire nuovi percorsi attenti ai bisogni e alle necessità dei cittadini e far conoscere ancora di più le realtà di volontariato, simbolo della solidarietà modenese
MIRANDOLA, ARRIVA IL ROBOT PER L’ORTOPEDIA DEL SANTA MARIA BIANCA
Tecnologia, innovazione, competenza professionale e una comunità che guarda avanti. Grazie alla generosità del tessuto associativo locale, il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, diretto dal dottor Calogero Alfonso, si dota di un navigatore robotico CORI, tra i più avanzati per la chirurgia protesica del ginocchio. Una nuova tecnologia all’avanguardia, già in uso da circa un mese, che consente ai chirurghi ortopedici di eseguire interventi di protesi con precisione millimetrica, adattandosi in tempo reale all’anatomia del paziente. Il risultato? Operazioni più efficaci, tempi di recupero più rapidi e una qualità di vita migliore per chi affronta un percorso ortopedico complesso, con un ridotto rischio di complicanze post-operatorie. Una casistica in aumento visto che nel 2024 la Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia di Mirandola guidata dal dottor Alfonso ha effettuato 46 interventi per protesi di ginocchio, mentre nei primi cinque mesi dell’anno in corso sono state già 29 le operazioni eseguite. L’arrivo a Mirandola del sistema CORI, lo stesso in uso da ottobre scorso all’Ospedale di Sassuolo, è il frutto della determinazione e della visione di “Insieme x la Salute”, un gruppo promosso dall’unione di intenti di Rotary Mirandola, Lions Mirandola, AMO Nove Comuni Area Nord e tanti altri soggetti, nato per sostenere la sanità pubblica, con il supporto convinto delle istituzioni locali, ovvero il Comune di Mirandola e i Comuni dell’Unione Area Nord. Un esempio luminoso di cittadinanza attiva, dove l’unione delle forze ha reso possibile questo importante risultato.
Come funziona – Il sistema CORI (Compact Operating Room Intelligence) è un robot portatile e versatile che combina la navigazione computer-assistita con il controllo robotico attivo, utilizzando sensori avanzati e una mappatura 3D in tempo reale del ginocchio del paziente, senza necessità di TAC pre-operatorie. Il chirurgo viene guidato nella fresatura ossea con un braccio robotico semi-autonomo, che si blocca automaticamente se si avvicina a strutture non da trattare, aumentando la sicurezza. Il sistema permette un bilanciamento perfetto dei legamenti e un posizionamento personalizzato della protesi, adattato alle specifiche esigenze biomeccaniche di ogni paziente. Il risultato è una protesi “su misura”, che migliora comfort, funzionalità e durata dell’impianto, garantendo, in molti casi, un recupero più rapido del paziente. Con l’attivazione dei robot chirurgici CORI, un risultato che nasce dall’incontro virtuoso tra tecnologia, competenza medica e cuore della comunità, l’Ospedale di Mirandola innalza il livello qualitativo dell’offerta ortopedica sul territorio provinciale. Una rete, quella formata dalle ortopedie delle tre aziende sanitarie modenesi, che da qualche settimana è al lavoro per aumentare la risposta complessiva al paziente, a partire da un’attenta analisi dei dati che consentirà di efficientare i modelli organizzativi.
“Questo robot rappresenta molto più di un salto tecnologico – afferma la Direttrice Sanitaria Ausl Romana Bacchi –: è il simbolo di una comunità che non si limita ad assistere, ma sceglie di partecipare, di contribuire, di prendersi cura. Siamo profondamente grati ai donatori: grazie a loro possiamo offrire cure ancora più efficaci e personalizzate, mettendo sempre al centro la persona. Una dimostrazione concreta che la sanità non è solo competenza degli operatori sanitari, ma un bene comune che tutti possiamo aiutare a far crescere”.
“L’inaugurazione del nuovo robot chirurgico rappresenta un traguardo di straordinario valore per l’intero territorio mirandolese e per la Bassa Modenese – dichiara la Sindaca di Mirandola Letizia Budri –. Non si tratta solo dell’introduzione di una tecnologia all’avanguardia nell’Ospedale Santa Maria Bianca, ma del segno concreto di una comunità che sa unirsi per costruire il futuro della propria sanità. Grazie all’iniziativa “Insieme per la Salute”, e alla sinergia virtuosa tra AMO, Rotary Club e Lions Club, è stato possibile raggiungere un obiettivo ambizioso che rafforza l’offerta sanitaria del nostro ospedale, garantendo standard ancora più elevati per la cura e l’assistenza dei cittadini. Come Amministrazione esprimiamo profonda gratitudine verso tutti coloro che, con impegno e generosità, hanno contribuito a questo risultato: dai volontari ai donatori, fino alle associazioni che hanno saputo coinvolgere migliaia di persone attraverso eventi, concerti e momenti di partecipazione. Questo è un esempio emblematico di come la collaborazione tra istituzioni, enti del Terzo Settore e cittadini possa tradursi in un investimento concreto per il bene comune. Continuiamo a lavorare insieme, con responsabilità e visione, per una sanità territoriale forte, innovativa e vicina alle persone”.
Il Presidente dell’Unione dei Comuni Area Nord Claudio Poletti evidenzia come l’arrivo del navigatore robotico CORI presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola sia “la dimostrazione concreta di cosa può realizzare una comunità quando il tessuto associativo, le istituzioni e i cittadini scelgono di fare squadra. Il nostro territorio ha una lunga tradizione di solidarietà e partecipazione attiva, valori che oggi si traducono in risultati tangibili per la sanità pubblica. La generosità delle associazioni, il lavoro instancabile di volontari, donatori e realtà come Rotary, Lions e AMO Nove Comuni Area Nord sono stati il vero collante di questa iniziativa. Senza di loro, obiettivi così ambiziosi non sarebbero raggiungibili. È grazie a questo spirito di comunità che possiamo guardare avanti con fiducia, investendo in tecnologie all’avanguardia e servizi di qualità, a beneficio di tutti. Come Unione dei Comuni di Area Nord continueremo a sostenere e promuovere questa rete virtuosa, perché siamo convinti che il benessere e la qualità della vita dei cittadini nascano anche dalla forza di una comunità capace di unirsi intorno a progetti condivisi. Ringrazio di cuore tutte le associazioni, i cittadini e gli enti che hanno reso possibile questo traguardo. Insieme possiamo davvero costruire una sanità territoriale moderna, accessibile e sempre più vicina alle persone”.
“Quella che abbiamo portato avanti è stata una vera maratona di solidarietà – sottolinea Mirco Besutti, Presidente uscente del Rotary Club Mirandola, a nome del gruppo di donatori –, che ha coinvolto oltre 4.000 persone tra eventi, cene e concerti. Un risultato importante, che dimostra quanto la nostra comunità sappia rispondere con partecipazione e generosità. L’obiettivo – dotare l’Ospedale Santa Maria Bianca di un robot chirurgico – era ambizioso, ma grazie al lavoro congiunto con Lions Club e AMO, e alla collaborazione tra realtà associative unite da un comune senso di responsabilità, è diventato concreto e raggiungibile. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel progetto e hanno contribuito a costruire questo percorso condiviso”.




































