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CHIKUNGUNYA, SALGONO A 19 I CONTAGI. CARPI CERCA IL ‘PAZIENTE ZERO’


Nel video Riccardo Righi Sindaco di Carpi

In provincia, i casi confermati di Chikungunya sono saliti a 19: si tratta di dodici donne e sette uomini, compresi tra i 14 e gli 84 anni. Ma le autorità sanitarie avvertono: il numero reale dei contagi potrebbe essere più alto. Tra i comuni principalmente coinvolti, oltre a Concordia e San Prospero, c’è Carpi che registra il focolaio più consistente, in particolare nella zona di via Wiligelmo, dove l’entomologo incaricato dalla Regione ha riscontrato una densità di zanzare tigre tale da costituire ancora un rischio concreto di trasmissione. La disinfestazione massiva messa in atto negli ultimi tre giorni non è bastata a fermare l’avanzata del virus. Per questo il sindaco Riccardo Righi, in un’ordinanza firmata ieri, ha disposto una disinfestazione capillare nelle aree private e non solo in quelle pubbliche, già trattate lo scorso 14 agosto dall’Unità di Crisi.

L’indagine epidemiologica in corso ha già escluso che i casi siano legati a viaggi all’estero: resta quindi aperta la ricerca di possibili collegamenti interni e dell’origine dell’infezione. Al via da domani i prelievi in libero accesso per risalire al paziente zero.

 

DISPERSO NEL CANALE, RIAFFIORA IL CORPO SENZA VITA DI LAURENTIU GOREA


Le ultime speranze si sono spente all’alba di ieri, dopo un giorno e mezzo di ricerche senza sosta. È stato ritrovato alle 6 il corpo del 23enne Laurentiu Gorea, notato nelle acque del bacino idrovoro Mondine a Moglia, nel mantovano. A notarlo, un residente del posto mentre passeggiava sull’argine. Il giovane, moldavo con cittadinanza romena e residente a Modena da due anni, aveva deciso di trascorrere il giorno di Ferragosto con una famiglia di amici. Dopo il pranzo e una battuta di pesca, si era tuffato in acqua insieme all’amico per rinfrescarsi, ma non era più riemerso facendo subito temere per il peggio. Subito sono scattate le ricerche, che hanno visti impegnati Vigili del Fuoco, sommozzatori, un elicottero dei Carabinieri e uno dei Vigili del Fuoco, proseguite senza esito fino al ritrovamento. La salma, dopo 48 ore, è stata restituita dalle acque del bacino dove, nel frattempo, erano state riattivate le turbine del consorzio di bonifica (spente dopo la tragedia), che hanno smosso il fondale. L’ispezione medico-legale ha escluso segni di violenza e la salma è stata trasferita alle camere ardenti dell’ospedale di Suzzara. Il corpo verrà trasportato nella sua città natale di Telenesti, in Moldavia, e le esequie celebrate secondo il rito ortodosso. Gorea lavorava da sei mesi come autotrasportatore per una ditta logistica di Pavullo nel Frignano. Avrebbe spento 24 candeline il prossimo 30 agosto.

IL COSTO DELLA VITA: CASA E SPESA SVUOTANO LE TASCHE AI MODENESI


A tenere banco in agosto non può che essere il tema dei viaggi. Ma quando per la maggioranza degli italiani lettini e ombrelloni si chiuderanno, la vita di tutti i giorni tornerà a presentare il costo del carovita. Con un capostipite ben conosciuto in testa: il carrello della spesa. Secondo una indagine ISTAT gli aumenti nel settore agroalimentare non si sono arrestati nemmeno nei mesi estivi. Per cibi e bevande luglio ha portato in dote un balzo del +3,9%, per una maggiore spesa annua di circa 200 euro a famiglia. Il settore agroalimentare è quello che ci riguarda più da vicino, ma è solo un tassello rispetto alla varietà dei costi di tutti i giorni. Il tema abitazioni resta particolarmente rilevante e gravoso, a pesare certamente affitti e bollette. E poi c’è sempre il fattore legato alle scelte. Sfogliando la margherita dei costi, quello che per qualcuno costituisce una spesa accessoria, per qualcun altro diventa invece irrinunciabile.

 

NUOVA PEDEMONTANA, MANUTENZIONI TRA SPILAMBERTO E CASTELVETRO


 

Tra Spilamberto e Castelvetro, lungo strada provinciale Nuova Pedemontana, partiranno martedì 19 agosto i lavori di manutenzione straordinaria per i ripristini della pavimentazione stradale nel tratto compreso tra la rotatoria di via Lugazzo e la rotatoria di via Sant’Eusebio per uno sviluppo complessivo di circa un chilometro.

Per tutta la durata delle lavorazioni, che si concluderanno entro venerdì 22 agosto, saranno attivati dei sensi unici alternati regolati all’altezza del cantiere mobile.

L’intervento, finanziato con fondi regionali FSC (Fondo sviluppo e coesione) è stato aggiudicato alla ditta Franzoni e Bertoletti srl di Mantova e sarà realizzato dalla ditta Frantoio Fondovalle srl di Montese e dalla ditta Progetto Segnaletica srl di Modena. e prevede, oltre all’intervento sulla Nuova Pedemontana, anche una serie di manutenzioni su altre strade provinciali.

In particolare saranno interessate, nelle prossime settimane, la strada provinciale 3 “Via Giardini”, la provinciale 4 “Fondovalle Panaro”, la strada provinciale 16 di Castenuovo, la provinciale 42 dell’Abetone e del Brennero, la strada provinciale 324 “del Passo delle Radici”, la strada provinciale 486 di Montefiorino e la strada provinciale569 di Vignola.

L’importo complessivo di tutti gli interventi è di due milioni di euro ed anche per gli interventi successivi sono previsti dei sensi unici alternati regolati da movieri o semafori.

La Provincia, dal 2021, ha trasferito ad Anas 127 chilometri di strade provinciali prendendo in carico un tratto di statale 12 dell’Abetone di circa 25 chilometri, con una gestione complessiva di 924 chilometri.

IN MACCHINA CON LA DROGA E UN PUGNALE, FERMATE TRE PERSONE

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In un pomeriggio dei giorni scorsi, un normale controllo di polizia stradale si è trasformato in un intervento più articolato da parte degli operatori della Polizia Locale di Modena. Un’autovettura Alfa Romeo, con a bordo tre uomini, è stata fermata per le verifiche di routine. Durante l’accertamento documentale, gli agenti hanno percepito un forte odore di hashish provenire dall’abitacolo e hanno notato il tentativo, da parte di uno dei passeggeri, di nascondere un contenitore.
Il controllo si è quindi esteso agli occupanti del veicolo e ha portato a rinvenire, in possesso di uno dei passeggeri, quasi dieci grammi di hashish destinati a uso personale. La sostanza è stata sequestrata diventando oggetto di contestazione amministrativa secondo quanto previsto dal Testo unico sugli stupefacenti.
Gli approfondimenti sugli uomini a bordo hanno fatto emergere numerosi precedenti per reati di diversa natura: dal furto aggravato al furto in abitazione, dalla ricettazione alle minacce, fino al porto abusivo di armi, contestato in passato a due di loro.
La presenza di armi si è confermata anche in questo caso. Uno degli operatori, osservando l’interno dell’auto, ha notato – parzialmente occultata – l’impugnatura di un coltello. La successiva perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di un’arma con apertura a scatto frontale, dotata di lama affilata su entrambi i lati: caratteristiche che la fanno rientrare nella categoria dei pugnali.
L’arma è stata sequestrata e il suo detentore deferito all’Autorità giudiziaria per detenzione abusiva.

MODENA CALCIO, STASERA L’ESORDIO, GIALLI IN CAMPO A TORINO


L’esordio stagionale su un campo storicamente ostico. Il Modena si appresta a debuttare nella nuova stagione affrontando in trasferta il Torino, nel match valido per i trentaduesimi di Coppa Italia, con una tradizione che non sorride particolarmente, parlando di precedenti in terra piemontese. Quella tra granata e Gialli sarà infatti la ventiquattresima sfida disputata a Torino, la seconda in assoluto valida per la Coppa nazionale: finora, il bilancio parla di quattordici vittorie dei padroni di casa, sette pareggi e due sole vittorie canarine, entrambe arrivate nel nuovo millennio.

Tornando alla stretta attualità, non vi sono grosse sorprese, rispetto a quanto preventivato alla vigilia, nella lista convocati di mister Andrea Sottil: come preannunciato dal tecnico nella conferenza pre-partita di sabato, gli unici assenti sono Dellavalle e Ponsi, con tutti gli altri effettivi a disposizione, sebbene non tutti pronti allo stesso modo per affrontare la sfida con il Toro. E allora, la formazione iniziale non dovrebbe essere molto diversa da quella vista con il Forlì nell’ultimo test pre-campionato: 3-5-2 con Chichizola tra i pali, Tonoli, Adorni e Nieling in difesa; in mediana, Zampano e Beyuku sulle fasce, con Gerli, Santoro e Pyythia nel mezzo, mentre davanti dovrebbero vedersi Defrel e Gliozzi, con Mendes in leggero dubbio.

Relativamente agli spettatori attesi, il match in programma all’Olimpico Grande Torino, nonostante l’assenza dei tifosi ospiti per il divieto di trasferta imposto la scorsa settimana, vedrà comunque una buona cornice di pubblico, nonostante si giochi a metà Agosto: sono attesi, stando agli ultimi dati di vendita, circa diecimila spettatori, con ancora ampie disponibilità nei vari settori dello stadio riservati ai tifosi granata

CARPI CALCIO. TRENTO BATTUTO AI RIGORI IN COPPA, TEGOLA FORAPANI


Nel video l’intervista a Stefano Cassani, Allenatore Ac Carpi

La “prima” ufficiale in Coppa Italia regala sorrisi e qualche preoccupazione al Carpi. I primi arrivano dalla prova con cui la squadra di Cassani ha eliminato ai rigori il Trento dopo lo 0-0 del 90’, regalandosi la sfida col Brescia al secondo turno. La nota stonata è invece il nuovo infortunio al ginocchio già operato occorso a Forapani, uscito dopo un quarto d’ora: per lui si teme un nuovo lungo stop. Contro un avversario di spessore il Carpi ha sfiorato il gol più volte con Stanzani e Amayah, rischiando solo su qualche ripartenza quando a 20’ dalla fine è rimasto in superiorità per il rosso al portiere trentino Barlocco dopo un fallo su Gerbi. Sono rimasti in panchina per 90’ sia Cortesi che Forte, ma mister Cassani rassicura sulle loro condizioni in vista del debutto in campionato di sabato con la Juve Next Gen e anche su quelle di Amayah, uscito a metà ripresa.

 

TICKET NON PAGATI, SI CORRE AI RIPARI, A MODENA BUCO DA 7 MILIONI


Solo a Modena ammontano a quasi 7 milioni di euro i ticket non pagati, una cifra che pesa come un macigno sui conti della sanità pubblica. La Regione Emilia-Romagna è in rosso e prova a correre ai ripari, varando un piano straordinario di recupero dei crediti sanitari mai riscossi. Il buco nei conti è profondo: nel 2025 il sistema sanitario regionale è partito con un disavanzo preventivo di quasi 645 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al deficit registrato nel 2024. Da Viale Aldo Moro, con una serie di interventi mirati: le singole Ausl dovranno approvare regolamenti specifici e inviare fino a due solleciti ai cittadini, con la possibilità di avviare le procedure di iscrizione a ruolo per i crediti più vecchi. Sono previste anche campagne informative per sensibilizzare sul pagamento e sulla corretta disdetta delle prestazioni. L’obiettivo è chiaro: recuperare risorse senza penalizzare i più fragili, puntando sulla collaborazione e sulla responsabilizzazione collettiva per sostenere un sistema sanitario sempre più in affanno. La cifra da recuperare e’ alta: l’ammontare dei ticket non pagati a livello regionale e’ passato dai circa 7,5 milioni di euro del 2020 ai quasi 21,4 milioni di oggi. Sono oltre 245 mila i pazienti che hanno ricevuto l’invito a regolarizzare il pagamento

VOLLEY FEMMINILE, MANFREDINI E MARCHESINI TRIONFANO CON L’ITALIA U21


 

Due modenesi sul tetto del Mondo con l’Italvolley Femminile. La Nazionale Under21 azzurra trionfa nei Mondiali disputati in Indonesia, battendo al tie-break il Giappone in un match tiratissimo, con due atlete modenesi in campo: Linda Manfredini e Dalila Marchesini, entrambe fondamentali nella rosa a disposizione di coach Gaetano Gagliardi, entrambe protagoniste in diversi momenti decisivi della rassegna iridata. Il percorso dell’Italia nella manifestazione è stato quasi netto, con quattro vittorie su cinque gare nella fase a gironi, poi le vittorie con Indonesia, Cina e Brasile, senza troppi patemi, per guadagnare l’accesso alla finale contro il Giappone. Nell’atto conclusivo, le azzurre non hanno cominciato bene, vincendo comunque il primo set, ma concedendo secondo e terzo alle avversarie; la svolta è arrivata nel quarto set, durante il quale l’Italia alza il livello del proprio muro e costringe il Giappone al tie-break, vinto con un allungo nel finale che ha visto protagoniste proprio le due modenesi, con Linda Manfredini a mettere giù il pallone della vittoria.

Entrambe nate nel 2006, Manfredini e Marchesini hanno molto in comune, a partire dal ruolo, visto che entrambe giocano come centrali, ma anche relativamente alle proprie radici, visto il legame con Modena e la crescita sportiva con l’Anderlini, società cittadina. Linda Manfredini, nata sotto la Ghirlandina, dopo la prima esperienza tra le grandi con il club modenese, ha giocato una stagione in Serie A2 con il Sassuolo, approdando poi al Casalmaggiore con cui ha esordito in A1, per poi passare, nel 2024, al Bergamo 1991, dove gioca tutt’ora.

Dalila Marchesini, invece, è nata a Varese ma cresciuta a Modena, e dopo la militanza nell’Anderlini è passata nel 2022 al San Donà, con cui ha disputato i campionati di A2 e B1, per poi trasferirsi all’Esperia Cremona, sempre in A2. Anche nella prossima stagione scenderà in campo in cadetteria, ma con la maglia dell’Altino, club abruzzese.

Se il futuro del volley femminile italiano, con un titolo iridato in più, può dirsi roseo, lo è altrettanto quello del volley modenese, rappresentato al meglio da due ragazze d’oro pronte a far spiccare il volo alla propria carriera.

RAFFAELE MARANGIO, EMERSE MACCHIE SULL’ADDOME, SI CERCA UN SOSPETTATO


Macchie emostatiche sull’addome. Una cintura in pelle intorno al collo. Il corpo trovato supino e una persona che frequentava abitualmente quella casa e che ora risulta introvabile. Sono questi i punti su cui si stanno concentrando le indagini sulla misteriosa morte di Raffaele Marangio, lo psicoterapeuta di 78 anni trovato senza vita il 26 luglio scorso nella sua abitazione di via Stuffler. Il primo elemento a far vacillare la pista del gesto volontario è stata proprio la posizione del corpo: la salma era distesa supina, composta, quasi innaturale secondo gli esperti. Una postura che non corrisponderebbe a quella tipica di un suicidio, e che lascerebbe invece pensare all’intervento successivo di una seconda persona. A rafforzare questa ipotesi, la presenza di macchie di sangue sull’addome, compatibili con il ristagno post mortem. Un indizio che secondo i consulenti fa presumere che il corpo sia stato girato dopo la morte. Forse da chi lo ha ucciso. O da qualcuno che, trovandolo già privo di vita, lo ha ricomposto. Ma anche in quel caso, si tratterebbe comunque di un’azione penalmente rilevante. Altro elemento centrale è la cintura: si tratta di un accessorio in pelle e dunque non elastico, non facilmente regolabile per provocare la morte da soli. Per stringerla fino all’asfissia, sarebbe servita la forza di un’altra persona.  Nel frattempo, dai primi riscontri dei tabulati telefonici è emersa la presenza costante di una figura nella vita di Marangio: una persona che lo contattava spesso e che, secondo i vicini, frequentava regolarmente la sua casa. Forse un conoscente stretto o un ex paziente. Al momento, però, questa persona non è stata identificata. Il quadro è ancora tutto da definire e l’assenza di movente evidente complica il lavoro degli inquirenti. Marangio si stava preparando a trasferirsi a Roma, dove avrebbe raggiunto la figlia.

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