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giovedì, Dicembre 25, 2025
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RUOTA PANORAMICA, ARRIVA LO STOP DALLA PROCURA DI TORINO


Stop. La ruota panoramica si ferma: pensata per riportare vita e sicurezza in una delle aree più problematiche della città, è oggi immobile. Non per un problema tecnico, ma per un sequestro legato a un’indagine della Procura di Torino che coinvolge oltre 600 giostre in tutta Italia. Al centro, il codice identificativo dell’impianto, rilasciato anni fa dal Comune di La Cassa, ora finito sotto inchiesta.

La ruota,  aveva attirato oltre 4000 visitatori in poco più di un mese.  Da dieci giorni, però, l’attrazione è chiusa. All’inizio si parlava di semplice manutenzione. Ma ora è ufficiale: la ruota non può riprendere l’attività. Nessuna responsabilità per il Comune di Modena, né per il gestore, che si ritrova parte lesa ma ad essere sotto esame è il Comune piemontese di La Cassa, che aveva rilasciato il codice identificativo, una sorta di targa obbligatoria per legge.  Il sequestro riguarda infatti solo la documentazione, non la sicurezza o il funzionamento dell’attrazione. Modenamoremio, parte lesa in questa vicenda, si sta adoperando per garantire la sostituzione della ruota con un’altra e la prosecuzione complessiva del progetto “Modena Gira – Sky&Train”. Intanto il trenino verso il centro e le attività collaterali proseguono. Ma l’attrazione simbolo, per ora, resta ferma. In attesa che la burocrazia si sblocchi

 

OMICIDIO MARANGIO, SPUNTA UN SOSPETTATO: NEL MIRINO UN GIOVANE FILIPPINO


Si stringe il cerchio attorno alla morte di Raffaele Marangio. A quasi un mese dal ritrovamento del suo corpo, la Procura di Modena indaga formalmente per omicidio volontario e sembra abbia ora un sospettato. Le attenzioni degli inquirenti pare si stiano concentrando su un giovane filippino, spesso presente nella vita del professore, che era solito frequentare l’abitazione di via Stuffler. Un dettaglio ha riacceso l’interesse investigativo: la presenza del giovane davanti alla casa del docente nella tarda serata del 24 luglio, poche ore prima della morte. Era stato notato da alcuni vicini con una sigaretta accesa tra le dita. Il giorno dopo, il corpo del professore è stato trovato disteso supino nel suo studio, con una cintura attorno al collo. La posizione, giudicata innaturale dal medico legale, farebbe pensare a una ricomposizione post mortem, forse per cancellare tracce o, più sottilmente, per un gesto di pietà. Secondo le prime ipotesi, la vittima potrebbe essere stata aggredita da dietro, senza difendersi, dettaglio che farebbe pensare a un aggressore conosciuto. E proprio la rete delle frequentazioni private di Marangio è al centro delle indagini: il professore, stimato psicoterapeuta in pensione, stava per lasciare Modena per trasferirsi a Roma, dalla figlia. Una partenza ormai imminente, che potrebbe non essere stata ben accolta da tutti, diventando il possibile movente dell’omicidio. Intanto si attendono i risultati completi dell’autopsia, mentre gli inquirenti cercano di ricostruire con esattezza gli ultimi spostamenti del professore.

 

ZANZARA TIGRE, PROSEGUONO LE DISINFESTAZIONI: AUMENTA L’ACQUISTO DI REPELLENTI


Il maltempo non ha fermato le azioni di contenimento contro la zanzara tigre: questa mattina alle 7 sono riprese a Carpi le disinfestazioni, dopo la conferma di nuovi casi di Chikungunya. Gli interventi, sospesi mercoledì per la pioggia, sono ripartiti nelle aree verdi private di via Sallustio e via Martinelli.  A Fossoli, il raggio d’azione è arrivato fino a via del Melograno, dove è emerso un nuovo contagio, portando il totale dei casi confermati a 25. Tutti i soggetti sono in buone condizioni di salute e attualmente nessuno è ricoverato in ospedale. Contestualmente continuano gli approfondimenti per verificare l’eventuale collegamento coi casi precedenti e la ricerca del paziente zero. Le operazioni porta a porta si affiancano a una rete di prevenzione capillare che coinvolge Ausl, Comune e Regione, con l’obiettivo di contenere la diffusione del virus. Intanto, cresce la preoccupazione tra i cittadini, che si riflette in un boom di richieste di repellenti e prodotti anti-zanzara nelle farmacie della città. Febbre, dolori articolari, pruriti e arrossamenti spingono sempre più persone a cercare risposte immediate. Le farmacie, punto d’ascolto e informazione, invitano alla calma ma anche alla vigilanza. Prevenzione e protezione restano le armi più efficaci

 

PREGHIERA E DIGIUNO, PER LA PACE MODENA RISPONDE ALL’APPELLO DEL PAPA


“La pace non si impone, si invoca.” Con queste parole, Papa Leone XIV ha indetto per oggi, una giornata di digiuno e preghiera per la pace nel mondo. Un gesto semplice, ma carico di significato, rivolto a credenti e non, in un momento in cui i conflitti in Terra Santa, in Ucraina e in tante altre zone del mondo continuano a seminare morte e divisione. A Modena, questo invito è risuonato con forza tra le strade e nelle parrocchie, ma anche nei pensieri silenziosi di chi ha scelto di fermarsi e accogliere la richiesta del Santo Padre.

C’è anche chi, pur ammettendo di non aderire al digiuno in senso stretto, ha scelto di condividere pienamente lo spirito dell’appello pontificio: un desiderio profondo di riconciliazione, di umanità ritrovata. Persone che, pur vivendo la fede in modo personale, riconoscono nella richiesta del Papa un grido necessario

 

 

ASEOP MODENA, LA DONAZIONE PER L’INQUINAMENTO ACUSTICO E LUMINOSO


Nel video Andrea Ziglio Direttore Sanitario dell’AOU di Modena, Daniela Magnani Coordinatrice infermieristica della TIPO e il  Prof. Massimo Girardis Direttore Terapia Intensiva Policlinico

1.500 Euro è la cifra donata in questa occasione dall’ASEOP all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, per l’acquisto di 10 cuffie contro l’inquinamento acustico e di 10 occhiali contro inquinamento visivo destinate alla Terapia Intensiva siam per pazienti adulti che pediatrici.

Come dimostrano diversi studi internazionali, il rumore generato da allarmi sonori, dall’uso di dispositivi tecnologici, dal telefono, dall’attività clinica e dalla comunicazione fra gli operatori, espone a rischio di disturbo e/o privazione del sonno, incidendo sui tempi di guarigione. Partendo da ciò, presso la Struttura Complessa di Anestesia e Terapia Intensiva dell’AOU di Modena è nata l’idea del progetto “Gestione dell’inquinamento acustico e luminoso in Terapia Intensiva per il benessere del paziente”.

 

 

 

MINACCIA MOGLIE E FIGLIO UN’ORA DOPO I DOMICILIARI: 49ENNE FINISCE IN CARCERE


Il 21 agosto 2025, su delega di questa Procura della Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Soliera hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena in aggravamento della precedente misura, nei confronti dell’uomo 49enne, gravemente indiziato dei delitti di atti persecutori, lesioni personali al quale era stata applicata la misura degli arresti domiciliari il 19 agosto us.
A poco meno di un’ora dall’esecuzione della misura detentiva domiciliare l’indagato aveva inviato al figlio minore dei files audio dal tenore offensivo e minaccioso, intimando alla moglie ed al figlio di lasciare immediatamente la loro abitazione, sita a poche centinaia di metri da quella in cui il predetto era sottoposto alla misura custodiale domiciliare, minacciando, in caso contrario, di raggiungerli per ucciderli.
All’esito dell’interrogatorio di garanzia svoltosi davanti al G.I.P., rientrato presso il luogo di detenzione domiciliare, l’indagato aveva inviato ulteriore messaggio audio alla moglie, lasciandole intendere che la controllava sugli applicativi social ed attribuendole la “colpa” dei reiterati passaggi sotto la di lui abitazione dei Carabinieri, incaricati del controllo del rispetto delle prescrizioni ineriti l’ordinanza cautelare.
Il 49enne è stato associato alla Casa Circondariale di Modena.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Luca

32ENNE STRANIERO DENUNCIATO PER FURTO AGGRAVATO IN UNA PASTICCERIA


Nella notte del 21 agosto, a seguito di una segnalazione di furto pervenuta tramite il numero di emergenza 112, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Modena sono intervenuti presso una pasticceria di Castelfranco Emilia (MO). Sul posto i militari hanno accertato che ignoti si erano introdotti da una finestra all’interno dell’esercizio commerciale e avevano asportato la somma contante di circa 200 euro dal registratore di cassa. Dalla visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno, i carabinieri hanno individuato un sospetto, che indossava una maglietta blu con stampe gialle molto vistose e un borsello nero a tracolla, avviando tempestivamente le ricerche. Infatti, a poche centinaia di metri dal luogo del furto, hanno rintracciato e bloccato un uomo corrispondente all’identikit. A seguito di perquisizione, il sospettato è stato trovato in possesso del denaro asportato, prevalentemente costituito da monete, che è stato posto sotto sequestro. Successivamente, l’uomo è stato identificato in un cittadino marocchino di 32 anni, che è stato pertanto segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di furto aggravato.

FURTO ALL’ESSELUNGA, 47ENNE RUBA CARTUCCE PER STAMPANTI


    I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modena hanno segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena un cittadino rumeno di 47 anni, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato. Nel pomeriggio del 20 agosto scorso, a seguito di una segnalazione pervenuta tramite il numero unico di emergenza 112, i militari sono intervenuti presso il supermercato “Esselunga”, ubicato in Strada Canaletto Sud. Sul posto, hanno accertato che l’uomo era stato appena fermato da una guardia giurata, mentre tentava di allontanarsi con della merce non pagata. Dalle verifiche effettuate è stato accertato che lo straniero si era illecitamente impossessato di numerose  cartucce per stampanti, dal valore complessivo di circa 2.500 euro. I prodotti rubati erano stati nascosti all’interno di alcune buste. La refurtiva, integra e non danneggiata, è stata recuperata dai militari e restituita al responsabile del supermercato.

    MICHELINA BORSARI, ADDIO ALL’ANIMA DEL FESTIVALFILOSOFIA


    Nel video Daniele Francesconi Direttore Scientifico Consorzio FestivalFilosofia

    Se c’è una parola che può riassumere la vita di Michelina Borsari, quella è paideia: l’educazione come arte di formare l’essere umano. Non poteva esserci coincidenza più eloquente e commovente: proprio quest’anno, il Festivalfilosofia da lei fondato e diretto per quindici anni, sarà dedicato a quel tema che ha rappresentato la trama della sua stessa esistenza. Michelina si è spenta a 74 anni, dopo una lunga malattia. L’ultimo saluto si terrà domani alle 11.30 alla casa funeraria Terracielo di via Emilia Est. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il Consorzio, che ha voluto ricordarla come punto di riferimento e fonte di ispirazione.

    Nata a Padova ma cresciuta a Modena in una famiglia contadina, Borsari amava ripetere di essere stata la prima ad avere avuto la possibilità di studiare. Laureata in Filosofia, iniziò la sua carriera come insegnante al liceo San Carlo, lo stesso in cui si era diplomata, per poi intraprendere un percorso decisivo alla Fondazione San Carlo, di cui divenne direttrice scientifica e dove promosse la Scuola internazionale di Alti Studi. Il suo nome resta però legato soprattutto al Festivalfilosofia, nato nel 2001 dalla sua intuizione di portare la filosofia nelle piazze e renderla esperienza condivisa e popolare. A lei sarà dedicata la venticinquesima edizione.

     

     

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