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venerdì, Dicembre 26, 2025
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FINO AL 4 OTTOBRE LE PROPOSTE PER L’USO DEL BENE CONFISCATO DI VIA ANDERLINI


    Fai parte di un gruppo di giovani che organizzano attività ma non hanno un luogo in cui svolgerle? Anche tu puoi proporre progetti e attività per l’utilizzo dello spazio nel bene confiscato alla criminalità di via Anderlini 89/D.

    Si può presentare domanda di partecipazione all’avviso fino al 4 ottobre compilando i moduli che si possono scaricare dal sito del Comune di Modena (http://www.comune.modena.it/bandi-avvisi). Il bando è costituito da due sezioni: una, appunto, per individuare attività e progetti da realizzare nello spazio e una per individuare il soggetto gestore cui affidare la concessione a titolo gratuito dell’immobile, che dovrà diventare uno spazio multifunzionale con finalità sociali, aggregative e culturali con la collaborazione della comunità locale.

    La domanda va inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’Ufficio Amministrativo Legalità e Sicurezze (modenasicura@cert.comune.modena.it) e, nel periodo da lunedì 1 a martedì 23 settembre, sarà possibile effettuare sopralluoghi, concordando la visita con l’Ufficio Amministrativo, Legalità e Sicurezze (email legalita@comune.modena.it, tel. 059 2032527, 059 2032568).

    “L’Avviso – afferma l’assessore a Partecipazione, Quartieri, Decentramento, Trasparenza, Legalità e antimafie Vittorio Ferraresi – è rivolto anche a gruppi informali di giovani che non hanno una sede in cui svolgere le proprie attività, non solo ad associazioni. L’obiettivo è trasformare un bene confiscato alla criminalità in un punto di riferimento positivo per la città, contribuendo a rafforzare i valori di legalità e di partecipazione attiva della nostra comunità”.

    L’avviso è stato predisposto a partire dai bisogni espressi dai cittadini nell’ambito del percorso partecipativo “Sacca partecipa”, svoltosi nei primi mesi del 2025, e in coerenza con quanto indicato nella manifestazione d’interesse che l’Amministrazione comunale aveva avanzato all’Agenzia Nazionale Beni Confiscati per ottenere lo spazio.

    Ogni soggetto può partecipare a una sola delle due sezioni previste dall’Avviso. La prima si rivolge a realtà che appartengono al Terzo Settore e alle altre associazioni senza scopo di lucro operanti sul territorio comunale, tra cui i soggetti del Tavolo Legalità, ma soprattutto a gruppi informali giovanili, composti da giovani tra i 18 e i 38 anni d’età che cercano un luogo dove svolgere le proprie attività. L’Avviso mira a raccogliere progetti, anche pluriennali, che possano coinvolgere la comunità, che offrano attività rivolte in particolare a minori e anziani, che siano sostenibili nel tempo e che possano creare sinergie e collaborazioni tra i vari soggetti selezionati per svolgere attività presso lo spazio.

    Se, oltre all’utilizzo dello spazio, viene richiesto un contributo, l’Amministrazione comunale si riserva di assegnare un importo a sostegno delle attività organizzative per l’avvio delle proposte selezionate fino ad un massimo di 5 mila euro. Il contributo non potrà in ogni caso essere superiore all’80% delle spese sostenute (le risorse complessive a disposizione sono pari a 30 mila euro). I progetti presentati saranno selezionati da un’apposita commissione e, in base al punteggio assegnato, sarà formulata una graduatoria.

    La seconda sezione del bando ha invece l’obiettivo di selezionare un soggetto del Terzo Settore che si occuperà, in stretto rapporto con l’Amministrazione, di gestire lo spazio polifunzionale, coordinando e organizzando le attività previste al suo interno. Possono presentare domanda i soggetti senza scopo di lucro, in forma singola o associata, iscritti all’elenco comunale delle forme associative previste dal vigente “Regolamento per i rapporti con l’associazionismo” o gli enti senza scopo di lucro che già risultino iscritti ad altri registri pubblici (es. Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), comprese le A.S.D. (Associazioni Sportive Dilettantistiche) e le S.S.D. (Società Sportive Dilettantistiche). Con il soggetto selezionato dalla Commissione sarà stipulata una convenzione per l’assegnazione in concessione d’uso gratuito dell’immobile fino a fine 2027, con possibilità di proroga per ulteriori due anni.

    Chi si candida per la gestione è tenuto anche a presentare una propria progettualità, integrandola e coordinandola con le altre attività e progetti selezionati, al fine di garantire un ampio utilizzo dell’immobile in tutti i giorni della settimana, compresi il sabato e la domenica e nelle diverse fasce orarie della giornata. Al gestore verrà assegnato un contributo annuo di 12 mila euro (riproporzionato per l’annualità 2025 sulla base dei mesi effettivi) a copertura delle spese sostenute per la gestione dello spazio, per il coordinamento della programmazione dei progetti selezionati, per la realizzazione delle proprie attività e per la promozione organica dello spazio e dei progetti che si realizzeranno al suo interno.

    MODENA CALCIO, I DUBBI SULLA FORMAZIONE IN VISTA DELLA SAMPDORIA


    Due giorni all’esordio in campionato, il Modena continua a lavorare verso l’impegno con la Samp. I Gialli proseguono nella preparazione della sfida in programma lunedì sera a Marassi, stadio da cui partirà il percorso di trentotto gare che determineranno il cammino dei ragazzi di mister Sottil nella Serie B 2025/26. La curiosità principale, nel match con i blucerchiati, sarà capire se il Modena saprà riconfermare quanto di buono visto nell’esordio in Coppa Italia con il Torino, dove trame di gioco e meccanismi difensivi ed offensivi sono sembrati già funzionanti. Importante sarà anche la formazione schierata da Sottil, con l’allenamento a porte aperte del giovedì che ha dato qualche indicazione: in difesa potrebbe infatti rivedersi Cauz, provato titolare con Adorni e Tonoli, mentre sulla fascia sinistra potrebbe vedersi Cotali, con Beyuku a destra e il terzetto Gerli, Santoro e Magnino a centrocampo. Il dubbio principale potrebbe essere in attacco, dove sono da capire le condizioni di Pedro Mendes, entrato nella ripresa a Torino, con Caso che invece si è allenato a parte; potrebbe dunque arrivare la conferma per il tandem Defrel – Gliozzi, che ha comunque ben figurato in Coppa.
    Quanto alle novità extra-campo, nella giornata di ieri il club canarino ha ufficializzato l’arrivo di Alessandro Sersanti: l’ex-Reggiana, arrivato in prestito con obbligo di riscatto dalla Juventus, avrà dunque il compito di integrarsi in un gruppo che ha dimostrato di essere già abbastanza amalgamato dopo la buona preparazione estiva. Il ds gialloblu Andrea Catellani, negli ultimi giorni di mercato, dovrà lavorare anche sulle uscite, con l’obiettivo di sfoltire una rosa numericamente ampia: i due nomi principali sulla lista cessioni sono quelli di Shady Oukhadda e Luca Strizzolo, entrambi destinati a salutare Modena, probabilmente con un trasferimento in Lega Pro, categoria dove hanno militato lo scorso anno e in cui riscuotono l’interesse di diversi club. Ci sarebbe spazio anche per una cessione “pesante”, e in tal caso il candidato numero uno sarebbe Beyuku: solo un’offerta importante, però, potrebbe schiodare il club gialloblu dalle proprie posizioni.

     

     

     

    POKÉMON GO, DA TUTTA ITALIA PER CATTURARE INSIEME “ETERNATUS”


    Nessuno dei pazienti è in condizioni gravi, ma la corsa del virus non si ferma: i casi di Chikungunya in provincia sono saliti a 41, di cui ben 36 registrati a Carpi, che resta l’epicentro del focolaio. Gli altri contagi riguardano Modena, San Prospero, Concordia e Soliera. Tra gli infettati ci sono 16 uomini e 25 donne, con un’età compresa fra i 14 e i 98 anni. Secondo l’Ausl, la maggior parte dei casi carpigiani è stata individuata anche grazie alla ricerca attiva condotta con prelievi mirati e alla collaborazione dei cittadini. Per questo, fino al 30 agosto, chi presenta febbre o dolori articolari, o è rientrato da zone endemiche, può sottoporsi ogni mattina senza appuntamento a prelievo e analisi al Centro di Piazzale Donatori di Sangue. L’indagine epidemiologica conferma che quasi tutti i contagiati non hanno viaggiato all’estero: fa eccezione un solo caso registrato a Modena. Intanto, proseguono le disinfestazioni straordinarie nelle aree verdi pubbliche e private di Carpi e San Marino, mentre campioni di zanzare vengono raccolti e analizzati per monitorare la diffusione del virus. Dalle ultime verifiche emerge una riduzione delle positività negli insetti, segnale che i trattamenti stanno funzionando. Per informare i cittadini, l’Azienda sanitaria ha aperto sul proprio sito una sezione dedicata con domande e risposte utili sulle misure in corso e sui comportamenti da adottare.

     

    MODENA VOLLEY, DEFINITO IL PRECAMPIONATO, SI PARTE CON PIACENZA


    Prosegue la marcia di avvicinamento alla nuova stagione per Modena Volley. Mentre la truppa di coach Alberto Giuliani continua la preparazione, cominciata nel corso di questa settimana a ranghi ridotti per via degli impegni con le nazionali di gran parte degli atleti gialloblu, si definisce pian piano anche il percorso precampionato dei canarini. Prima del 19 Ottobre, data in cui prenderà il via la nuova Superlega, infatti, Modena affronterà in amichevoli ed allenamenti congiunti diverse avversarie che poi ritroverà in campionato. A dare il via al precampionato sarà un doppio appuntamento con la Gas Sales Piacenza, il 13 Settembre al PalabancaSport di Piacenza, mentre il 20 Settembre si giocherà al PalaPanini; successivamente, nel weekend del 27 Settembre, i canarini affronteranno la Lube Civitanova in trasferta. La prima metà del mese di Ottobre, invece, sarà caratterizzata da due quadrangolari che vedranno protagonisti i gialloblu: 4 e 5 Ottobre si giocherà al PalaPanini con Piacenza, Verona e Cuneo, poi, 11 e 12 Ottobre, Federici e compagni saranno impegnati nel Trofeo Ferramenta Astori, che si disputerà a Montichiari, in provincia di Brescia, e che vedrà come avversarie Trento, Monza e Padova.

    Tornando sulle nazionali, intanto, Modena può sorridere per quanto fatto finora dai giovani Pardo Mati e Tizi-Oualou, impegnati rispettivamente con Italia e Francia nei Mondiali Under21 di scena in Cina: doppio successo nei primi due impegni sia per gli Azzurri, che hanno battuto con un doppio 3-0 Indonesia ed Ucraina, che per i transalpini, che hanno superato la Tunisia 3-0 e l’Argentina 3-1. Mati è stato top scorer dei suoi contro l’Indonesia, con 13 punti segnati, ma ha ben figurato anche nel secondo match; il nuovo palleggiatore canarino Tizi-Oualou, tra l’altro capitano della nazionale francese, ha brillato soprattutto con l’Argentina, andando in doppia cifra di punti, 11, realizzati con una gran varietà di soluzioni offensive e difensive.

     

     

    CONTROESODO, WEEKEND DA BOLLINO ROSSO: 12 MILIONI IN VIAGGIO


    C’è chi pensa alle vacanze già concluse e chi si sta godendo gli ultimi giorni prima di tornare a casa. Il controesodo 2025 è cominciato e, tra chi va e chi viene, sono ore di traffico intenso su strade e autostrade. Anas stima che in questo fine settimana si muoveranno più di 12 milioni di veicoli, con punte di traffico proprio in Emilia-Romagna. Il nodo autostradale di Bologna, crocevia tra A1, A13 e A14 è tra i punti più critici. Spostamenti resi meno faticosi dalle temperature in calo: al Nord, si registrano 5 o 6 gradi in meno rispetto alla media. La Protezione Civile ha diramato per oggi l’allerta gialla per temporali su undici regioni, inclusa l’Emilia-Romagna. Nonostante il meteo, traffico da bollino rosso già dal pomeriggio di ieri fino a domenica. Per favorire la circolazione, Anas ha disposto la sospensione o la chiusura di 1.392 cantieri, pari all’83% di quelli attivi. In vigore anche il divieto di transito per i mezzi pesanti: oggi dalle 8 alle 16 e domani dalle 7 alle 22. Dal 25 luglio, data d’inizio dell’esodo estivo, registrati complessivamente 203 milioni di spostamenti. Due su tre sono avvenuti nei giorni feriali, a conferma dell’efficacia dei “bollini” che hanno spinto molti italiani a viaggiare in giornate a traffico ridotto.

     

    GIALLO VIA STUFFLER, UNA PERSONA ISCRITTA NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI


      C’è una persona iscritta nel registro degli indagati per il giallo che riguarda la morte dello psicoterapeuta Raffaele Marangio. Si tratterebbe di un giovane straniero, sotto i trent’anni, che da tempo frequentava la casa del 78enne trovato morto nel suo studio in via Stuffler lo scorso luglio. L’ipotesi di reato è omicidio volontario. Il ragazzo si sarebbe allontanato da Modena poco dopo il delitto, trasferendosi in un’altra regione. Secondo quanto ricostruito, tra i due i rapporti si erano fatti tesi da qualche tempo, forse a causa del trasferimento imminente del 78enne a Roma. Diverse persone del vicinato avrebbero sentito litigi e urla nei giorni precedenti alla morte di Marangio. Inoltre sembra che sia stata documentata la presenza del giovane davanti alla casa del docente nella tarda serata del 24 luglio, poche ore prima della morte. Era stato notato da alcuni vicini con una sigaretta accesa tra le dita. Il giorno dopo, il corpo del professore è stato trovato disteso supino nel suo studio, con una cintura attorno al collo. A dare l’allarme era stata la figlia, residente a Roma, preoccupata perché non riusciva più a contattarlo. Il suo telefono risultava spento dal mattino del 25 luglio, data in cui si presume sia avvenuto il delitto. La posizione in cui è stata ritrovata la salma è stata giudicata innaturale dal medico legale, e non compatibile con un suicidio. Secondo le prime ipotesi, la vittima potrebbe essere stata aggredita da dietro, senza difendersi, forse da un aggressore conosciuto.

      VIOLENZA A TABINA, IL PROCESSO PER IL 18ENNE PARTIRA’ AD OTTOBRE


      Partirà ad ottobre il processo a carico del giovane accusato dell’aggressione di Tabina di Magreta. L’udienza è stata fissata per il giorno 21 davanti al Tribunale per i Minorenni di Bologna. Sul banco degli imputati ci sarà il ragazzo, oggi 18enne, di origine tunisina, che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Le accuse a suo carico sono gravissime: deve rispondere di tentato omicidio, violenza sessuale e rapina pluriaggravata. I fatti risalgono al 15 aprile scorso, quando il giovane si era allontanato in bicicletta dalla comunità di accoglienza “Orione 80”, dove era ospite  e aveva aggredito una donna di 66 anni che faceva jogging sulla pista ciclabile di via Tomaselli. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’avrebbe afferrata stringendole il collo con il braccio, colpendola con violenza e trascinandola in un canale a bordo strada. Lì, stando alle indagini, l’avrebbe immobilizzata e costretta a subire atti sessuali, aggravati dalla condizione isolata del luogo e dall’età della vittima. L’accusa di tentato omicidio nasce invece dal fatto che secondo la Procura il giovane, nel tentativo di strangolarla, le avrebbe stretto con forza lo scaldacollo che indossava. Il giudice Chiara Alberti ha disposto il giudizio immediato mentre la difesa ha chiesto il rito abbreviato.

      CHIKUNGUNYA, I CASI SALGONO A 41, QUASI TUTTI A CARPI


      Nessuno dei pazienti è in condizioni gravi, ma la corsa del virus non si ferma: i casi di Chikungunya in provincia sono saliti a 41, di cui ben 36 registrati a Carpi, che resta l’epicentro del focolaio. Gli altri contagi riguardano Modena, San Prospero, Concordia e Soliera. Tra gli infettati ci sono 16 uomini e 25 donne, con un’età compresa fra i 14 e i 98 anni. Secondo l’Ausl, la maggior parte dei casi carpigiani è stata individuata anche grazie alla ricerca attiva condotta con prelievi mirati e alla collaborazione dei cittadini. Per questo, fino al 30 agosto, chi presenta febbre o dolori articolari, o è rientrato da zone endemiche, può sottoporsi ogni mattina senza appuntamento a prelievo e analisi al Centro di Piazzale Donatori di Sangue. L’indagine epidemiologica conferma che quasi tutti i contagiati non hanno viaggiato all’estero: fa eccezione un solo caso registrato a Modena. Intanto, proseguono le disinfestazioni straordinarie nelle aree verdi pubbliche e private di Carpi e San Marino, mentre campioni di zanzare vengono raccolti e analizzati per monitorare la diffusione del virus. Dalle ultime verifiche emerge una riduzione delle positività negli insetti, segnale che i trattamenti stanno funzionando. Per informare i cittadini, l’Azienda sanitaria ha aperto sul proprio sito una sezione dedicata con domande e risposte utili sulle misure in corso e sui comportamenti da adottare.

      FUNERALI DI MICHELINA BORSARI, TRA COMMOZIONE E PROFONDA STIMA


      Nel video l’intervista a:
      – Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena
      – Giuliano Albarani, Consigliere Fondazione Collegio San Carlo
      – Alberto Bertoni, Docente UNIBO, poeta modenese e critico letterario

      Si è svolta questa mattina presso Terra e Cielo di Modena la cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto alla fondatrice del Festival della Filosofia, la Professoressa Michelina Borsari, scomparsa giovedì scorso a 74 anni dopo aver lottato a lungo contro una malattia. Quella che si respirava all’interno delle sale oltre alla forte commozione, è stata un’aria di massimo rispetto e rammarico nell’aver perso una figura determinante per la cultura non solo modenese, ma dell’Italia tutta. Il suo valore specifico, se è possibile definirlo tale, come ricordato più volte dai presenti, è stato il suo sguardo lungimirante e la sua capacità di portare la filosofia nelle piazze, superando ogni barriera, con l’aspirazione, raggiunta, di utilizzare la cultura come strumento di crescita collettiva. “Sentiva il bisogno di scavare nel pensiero” così l’ha ricordata il sindaco della città, Massimo Mezzetti, legato da lunghi anni di conoscenza e collaborazione anche lui tra i presenti in sala. Forte il supporto del mondo accademico e culturale della città che ha elencato come Michelina Borsari fosse una straordinaria interprete del pensiero, lasciando un patrimonio prezioso di idee, di modalità e di insegnamenti. Innumerevoli i messaggi e i pensieri lasciati indelebilmente ai social, da colleghi, amici, ex studenti e personalità della cultura italiana

      CARCERE SANT’ANNA, ANCORA VIOLENZA: FERITI DUE DETENUTI E UN AGENTE


        Ancora momenti di tensione all’interno della Casa Circondariale di Modena. L’episodio ha coinvolto un assistente del Corpo della Polizia Penitenziaria e due detenuti-lavoranti, aggrediti con violenza da altri detenuti durante un intervento di manutenzione ordinaria. A riferirlo è il SAPPe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Secondo la ricostruzione fornita dal sindacato, l’assistente addetto alla vigilanza dei lavori di manutenzione interna ai fabbricati si era recato insieme ai due lavoranti per effettuare riparazioni, quando sarebbero stati improvvisamente assaliti. L’aggressione, definita da più fonti come di una “violenza inaudita”, ha reso necessario il ricorso alle cure mediche per le persone coinvolte, incluso l’agente ferito. Gli aggressori sono stati prontamente identificati e tratti in arresto. Il giudice ha convalidato l’arresto.

        “La situazione all’interno del carcere di Modena è ormai fuori controllo denuncia il SAPPe – La struttura ospita oggi quasi 600 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 372 posti, con un sovraffollamento che aggrava ogni giorno di più le criticità operative e organizzative”. Il segretario provinciale del SAPPE di Modena, Gennaro Caruso, ha dichiarato: “Non si viveva una situazione simile da anni. Siamo al limite. Ogni giorno subiamo nuove aggressioni, mentre ci si chiede di compensare le gravissime carenze di organico. A fronte di un impegno quotidiano estenuante, continuiamo a fare i conti con stipendi bloccati, straordinari non pagati, buoni pasto che non arrivano e missioni che dobbiamo spesso anticipare di tasca nostra. È una situazione indegna”. Per Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPe, e Francesco Campobasso, segretario nazionale, “la delusione è profonda. Di fronte a episodi così gravi e frequenti non è più sufficiente esprimere dispiacere: servono misure urgenti e concrete. Si deve ristabilire il rispetto della legalità e delle regole del sistema penitenziario. Il personale è allo stremo, logorato da turni massacranti, carichi di lavoro insostenibili e da una burocrazia che continua a penalizzare gli operatori in divisa. Non è più accettabile che chi parte in missione debba anticipare le spese di tasca propria, né che le indennità vengano corrisposte con mesi di ritardo”.

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