Nel video, le interviste a:

• Federica Venturelli, Assessore alle Politiche Educative
• Simona Cristoni, Responsabile Coordinamento Pedagogico

Negli ultimi cinque anni, i posti nei nidi comunali sono aumentati di oltre 150 unità, portando la copertura della fascia 0-3 al 45% nel pubblico e al 59% considerando anche il privato, superando così gli obiettivi europei per il 2030. Per il nuovo anno educativo, i posti nei nidi pubblici passano da 1.600 a 1.628, con una previsione di ulteriori 60 per il 2026-2027, con il completamento del nido a Magenta. L’obiettivo è chiaro: ampliare i posti, ma anche migliorare la qualità del servizio educativo. Al Polo Forghieri, verrà realizzata una nuova area “quieta” scolastica con pedonalizzazione e spazi esterni riqualificati, per una maggiore sicurezza e sostenibilità. Inaugurata nel 2001, la struttura è frequentata da 126 bambini dai 0 ai 6 anni e coniuga valore culturale e architettonico.

È ancora riservata la prognosi del bambino di appena due anni rimasto ustionato da acqua bollente ieri mattina a Carpi. Il piccolo si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Parma, dove è stato portato in elisoccorso con la massima urgenza. L’episodio, i cui contorni sono ancora da ricostruire con esattezza, si è verificato ieri mattina, intorno alle 10.30, in un palazzo di via Lago di Bolsena, a Cibeno. Secondo una dinamica ancora non chiara il bambino si trovava in cucina quando si è ustionato con l’acqua bollente, riportando gravi ferite, pare su tutto il corpo. I sanitari intervenuti sul posto hanno subito valutato come necessario l’intervento dell’elisoccorso che ha portato il piccolo al centro specializzato di Parma, dove si trova tutt’ora. Ancora non è chiaro come il bambino si sia provocato le gravi scottature, né se i genitori fossero presenti nella stanza dove è accaduto l’episodio. Ciò che è certo che è il piccolo, di origini straniere, rimane sotto osservazione, mentre Cibeno resta con il fiato sospeso, sperando in un miglioramento delle sue condizioni.

La prima campanella suonerà il 15 settembre. E, con lei, inizierà un nuovo anno scolastico, tra emozioni e aspettative per chi entra alle medie o al primo anno delle superiori. Ma l’entusiasmo delle famiglie modenesi si scontra subito con il conto da pagare: centinaia di euro per i libri di testo, indispensabili ma sempre più cari. Una spesa che, soprattutto nei nuclei con più figli, diventa un peso significativo sul bilancio familiare. Il liceo classico Muratori-San Carlo si conferma il più costoso, con una spesa che supera i 700 euro. Subito dopo lo scientifico Corni, intorno ai 400, mentre gli altri indirizzi variano dai poco meno di 200 euro del professionale a poco più di 300 del tecnico. Anche negli altri licei le cifre restano alte: Barozzi, Sigonio, Tassoni, Fermi e Wiligelmo si collocano tutti tra i 360 e i 400 euro, quasi sempre in crescita rispetto all’anno scorso. Alle scuole medie i costi sono più contenuti, ma comunque significativi.

Prosegue la crescita del costo della vita per le famiglie italiane, con rincari significativi che riguardano i beni alimentari, i prodotti per la cura della casa e della persona. L’aumento si attesta tra il +3,2% e il +3,5%, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat. Mentre il PIL italiano segna una contrazione dello 0,1% nel secondo trimestre del 2025 rispetto ai tre mesi precedenti, l’inflazione resta elevata, con un incremento dello 0,1% a livello mensile nel mese di agosto. Questo scenario delinea una stagnazione economica preoccupante: i prezzi salgono e l’economia non cresce, comprimendo il potere d’acquisto dei cittadini e generando incertezza negli investimenti. Nonostante un calo dei prezzi per i beni energetici e per i servizi legati alle comunicazioni, il cosiddetto “carrello della spesa” nel suo complesso continua a diventare più caro.

L’allarme è stato rilanciato anche dalle associazioni dei consumatori. L’Unione Nazionale Consumatori ha evidenziato l’impennata dei prezzi dei generi alimentari, mentre Assoutenti ha calcolato un aggravio annuo pari a 384 euro per una famiglia tipo con due figli.

Ha derubato gli anziani della città di collane e bracciali per undici volte, prima di essere arrestato dai Carabinieri di Carpi. Il responsabile, un 38enne, agiva in bici e sorprendeva le proprie vittime per la strada approfittando della loro fragilità. Strattonandole con brutalità, strappava loro collanine e bracciali oppure sfilava i monili con l’inganno, prima di darsi alla fuga. In alcuni episodi, l’uomo si sarebbe avvicinato agli anziani spacciandosi per un infermiere, raggirandoli con l’espediente di un massaggio alle spalle e sottraendo le collane con destrezza. Dopo un’approfondita indagine, avviata dai Carabinieri nella primavera del 2024, attraverso l’analisi delle telecamere di videosorveglianza i militari sono stati in grado di ricostruire la serie delle attività criminali del 38enne, ora rinchiuso alla casa Circondariale Sant’Anna di Modena in attesa di giudizio. A carico dell’uomo gravi indizi di colpevolezza per rapina, furto con strappo, furto aggravato e lesioni personali.