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lunedì, Dicembre 29, 2025
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AGGREDISCE MEDICO DEL PRONTO SOCCORSO, ARRESTANO 56ENNE


Nella serata di ieri, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vignola, un uomo – 56enne residente a Marano sul Panaro – ha aggredito senza alcun motivo un medico in servizio, colpendolo con un violento pugno sulla spalla. Il sanitario ha riportato lesioni giudicate guaribili in quattro giorni. L’episodio ha destato forte preoccupazione tra il personale sanitario ed i pazienti presenti, tanto da richiedere l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Sul posto sono quindi intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Vignola, supportati da militari della Stazione di Castelnuovo Rangone e da personale della Polizia Locale – Unione Terre di Castelli. Gli accertamenti hanno consentito di ricostruire i fatti anche grazie all’acquisizione ed alla successiva analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza interna dell’ospedale. Alla luce di tali elementi, l’uomo è stato arrestato in “flagranza differita” dai Carabinieri della Tenenza di Vignola e collocato agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo e del successivo giudizio di convalida da parte dell’Autorità giudiziaria. L’arrestato è stato anche denunciato per interruzione di pubblico servizio, avendo di fatto compromesso il regolare funzionamento delle attività sanitarie. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, all’esito dell’odierna udienza, ha convalidato l’arresto, applicando nei confronti dell’indagato la misura dell’Obbligo di dimora, con permanenza a casa dalle ore 19.00 alle ore 07.00. L’episodio si inserisce nel contesto dei servizi di pronto intervento che l’Arma dei Carabinieri assicura quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare i professionisti che operano in prima linea nei presidi sanitari.

CICLOVIA DEL MITO, 21 KM DA MODENA A MARANELLO PER I DUE MUSEI FERRARI


Nel video le interviste a:

  • Luigi Zironi, Sindaco di Maranello
  • Fabio Braglia, Presidente Provincia di Modena
  • Michele Pignatti Morano, Direttore Musei Ferrari

Nasce la ciclovia del Mito. Saranno 21 i chilometri che uniranno Modena e Maranello e in maniera specifica due luoghi simbolo della Motor Valley, il Museo Enzo Ferrari di Modena e il Museo Ferrari di Maranello. Un progetto che mette in rete un bacino di circa 250mila cittadini, sviluppandosi per la quasi totalità su percorsi preesistenti, con l’integrazione di nuovi tratti realizzati per migliorarne la fruibilità e la sicurezza. L’iniziativa risponde a una duplice finalità, da un lato ampliare l’offerta turistica con un’esperienza unica per chi ama i motori e la bicicletta in chiave sostenibile e dall’altro favorire la mobilità casa-lavoro.  Un tracciato suggestivo che attraversa anche i territori di Formigine e Fiorano Modenese. Su tutto il segno del Cavallino Rampante

SOLIDARIETA’, L’EMPORIO SOCIALE PORTOBELLO COMPIE 12 ANNI


Dodici anni di Portobello. Dodici anni di attività intensa, per cercare di rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà. Cuore di questa solidarietà è soprattutto il supporto alimentare: agli scaffali del market di via Divisione Acqui accedono annualmente quasi 600 famiglie, tante delle quali hanno bambini piccoli, per un totale di circa 1500 persone. Un altro impegno di Portobello è quello di redistribuire i generi alimentari raccolti, sottraendoli allo spreco per sostenere altre organizzazioni di volontariato impegnate nell’aiuto alle famiglie in difficoltà. Sono circa 90 le organizzazioni sostenute in questo modo tra parrocchie, Caritas e altri empori della provincia. Il compleanno di Portobello verrà celebrato sabato 27 settembre, con gnocco fritto, crescentine e pizza per le famiglie assistite che vorranno partecipare e i volontari. Nell’occasione partirà anche una nuova missione umanitaria verso l’Ucraina, in collaborazione con Mediterranea, per continuare a portare aiuto ai civili. Nei suoi 12 anni di storia Portobello si è distinto per aver aiutato numerosi profughi ucraini, in fuga dall’inizio della guerra. Dal 2022 l’emporio ha aiutato oltre 500 persone e tutt’ora sono circa 50 quelle assistite.

 

INQUINAMENTO, MODENA NELLA MORSA DELL’OZONO, ESTATE OLTRE I LIMITI


Nel video l’intervista a Davide Ferraresi, Legambiente Modena

La Pianura Padana è la zona più inquinata d’Europa per l’ozono troposferico, un inquinante pericoloso per la salute e l’ambiente. A Modena, i dati parlano chiaro: 22 giornate di superamento della soglia di allerta sanitaria e 60 giorni oltre il valore obiettivo di legge, ben oltre il limite previsto dalla normativa europea. Il quadro è simile in altre città emiliane come Reggio Emilia, Parma e Piacenza, ma Modena resta tra i capoluoghi più colpiti.  L’ozono, prodotto da reazioni chimiche tra inquinanti in presenza di forte irraggiamento solare, può provocare danni alle vie respiratorie e aumentare il rischio di patologie croniche, oltre a ridurre la resa agricola dei raccolti. Secondo Legambiente, una delle cause principali è il metano. Gli esperti lanciano l’allarme: per contrastare l’ozono servono politiche ambientali più incisive capaci di agire alla radice delle emissioni. Non basta ridurre il traffico o abbattere i gas di scarico: secondo Legambiente è urgente intervenire sulle attività agricole ad alta intensità, in particolare sugli allevamenti intensivi, principali responsabili. Un impegno che, al momento, per l’associazione resta più sulla carta che nei piani d’azione concreti.

MODENA CALCIO, SESSIONE DI ALLENAMENTO CON ADORNI IN CAMPO. PROVE DI RIENTRO


    Nel video l’intervista a Fabio Gerli, Centrocampista Modena

    Verso la sfida con il Pescara, il Modena continua la propria settimana di preparazione. Nella giornata di ieri, i canarini sono scesi in campo allo Zelocchi per una seduta di allenamento a porte aperte, riabbracciando i propri tifosi, che non avevano potuto seguirli a Mantova, visto il divieto di trasferta per i residenti in provincia di Modena. Nel corso dell’allenamento, i gialloblu hanno effettuato alcune esercitazioni tattiche a campo ridotto, per poi disputare la consueta partitella a tutto campo. Da segnalare ovviamente l’assenza di Gady Beyuku, partito per il raduno della nazionale francese Under20 in vista dei Mondiali di categoria in Cile, e il lavoro svolto da Davide Adorni, infortunatosi nel prepartita della sfida con il Mantova, e che ieri si è allenato a bordocampo per accelerare il recupero in vista dei prossimi impegni. Presenti anche Pergreffi, Caso e Strizzolo, che hanno lavorato sia a parte, insieme ad Adorni, che con il resto del gruppo. Prima della seduta di allenamento, ha parlato il centrocampista e vicecapitano gialloblu Fabio Gerli, che ha sottolineato come il lavoro svolto in settimana abbia permesso al Modena di partire forte in campionato. A partire forte è stata anche la prevendita di Modena – Pescara, con il dato ufficiale riportato ieri dal club che parla di circa 2.000 biglietti già acquistati per assistere al match, di cui ben 560 nel Settore Ospiti, riservato ai tifosi abruzzesi. Nel mirino il record stagionale di presenze, quello raggiunto con l’Avellino, quando gli spalti del Braglia sono stati popolati da oltre 11.000 spettatori.

    VOLLEY MODENA, PALAMADIBA O PALABURSI? POLEMICA TRA CLUB E COMUNE


      Il Volley Modena prova a spegnere le polemiche dei giorni scorsi sulla questione palazzetto. Il club del presidente Mirco Muzzioli, che quest’anno disputerà il campionato di Serie A2, nelle scorse ore si è trovato nuovamente al centro dell’attenzione per la questione relativa alla sede in cui le ragazze di coach Biagio Marone scenderanno in campo nel corso della stagione. Con l’ormai nota impossibilità di usufruire del PalaPanini, ad eccezione della prima gara casalinga, il club ad inizio Luglio ha potuto proporre come impianto di riferimento il PalaMadiba, grazie al dialogo positivo con Comune di Modena e gestore del palazzetto, la United Skates Modena. I termini previsti per la presentazione della documentazione relativa all’impianto di gioco presso la Lega Volley vedevano come termine ultimo lo scorso 20 Settembre e, stando a quanto riportato dal Volley Modena, in questa data, nonostante la scadenza fosse nota a tutte le parti, i documenti non sarebbero stati trasmessi dal gestore del palazzetto. Da qui la scelta del club, viste le pressioni della Lega, di rivolgersi al Comune di Rubiera per ottenere il via libera e i documenti per la presentazione del PalaBursi come sede delle gare interne. La decisione di spostarsi nel reggiano ha aperto dunque la polemica con l’amministrazione comunale di Modena e con il gestore del PalaMadiba, che ha poi comunque inoltrato la documentazione, seppure con tre giorni di ritardo, ottenendo dalla Lega Volley una proroga al 20 Ottobre, poco meno di una settimana prima della seconda gara casalinga delle gialloblu con Altino. La questione palazzetto, per Volley Modena, sembra dunque destinata a durare ancora qualche giorno, con il club che ha proposto un nuovo incontro con tutte le parti in causa, provando a giungere ad una conclusione che possa permettere di disputare il secondo campionato nazionale in città.

      LOTTA ALLA CRIMINALITA’, MODENA SI MOBILITA: UN PRIMO PASSO. CITTADINI DIVISI


        Nel video le interviste a:

        • Luca Giorgini, Residente Zona Tempio
        • Gloria Marinelli, Controllo del Vicinato Zona Tempio
        • Giorgio Gagliano, Commerciante Zona Tempio

        Modena si mobilita per arginare la criminalità. La città, che per troppo tempo ha vissuto l’insicurezza come una ferita aperta, alza la voce e chiede risposte concrete. Dall’altra parte, l’amministrazione risponde cercando la strada del cambiamento, con azioni mirate e una presenza più forte nelle aree critiche.  La zona Tempio rappresenta uno dei punti più delicati: tra la stazione ferroviaria, viale Crispi e corso Vittorio Emanuele, lo spaccio e la microcriminalità hanno trasformato le strade in luoghi da evitare. I numerosi controlli della Polizia Locale, che nei primi sei mesi dell’anno hanno portato a 17 arresti e 31 denunce, affiancati dall’attività del presidio fisso all’ex cinema Principe, secondo chi vive e lavora nella zona, rappresentano un primo effettivo miglioramento. Dalla nuova area cani ai Giardini Ducali, fino alla chiusura notturna, a partire dal primo ottobre, del sottopasso Ex Benfra, il messaggio è chiaro: Modena sceglie il percorso del cambiamento anche se ancora non tutti lo hanno percepito concretamente

        AGGRESSIONE A BOMPORTO, INDENTIFICATE DUE PERSONE. PRESTO LA QUERELA


          Due dei presunti autori delle minacce e percosse di natura omofoba avvenute a Sorbara sono stati identificati. I Carabinieri stanno proseguendo le indagini per ricostruire con esattezza l’intera vicenda e arrivare a scoprire nomi e cognomi dei componenti dell’intero gruppo che sabato sera ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente alcune ragazze. Da quanto è stato ricostruito finora, si tratterebbe di quattro persone, tutte di Bomporto. Fondamentale è stato l’aiuto della sindaca, Tania Meschiari, che ha fornito indicazioni utili a identificare un aggressore, mentre un’altra persona è stata fermata dai Carabinieri nelle ore successive al grave episodio, avvenuto al termine di un concerto alla Festa del Lambrusco. La violenza era scoppiata ai danni di due coppie di ragazze omosessuali, andate alla sagra con un gruppo di amici. Gli aggressori le avrebbero prima insultate per via di un bacio, poi minacciate e quindi picchiate con calci e pugni. A riportare lesioni, fortunatamente guaribili in pochi giorni, sono state cinque giovani, che presto formalizzeranno una querela. Ad assistere le vittime, l’avvocato Fausto Gianelli. Le ipotesi di reato che si profilano vanno da lesioni personali aggravate alla minaccia di morte, con l’aggravante della discriminazione di genere.

          OSPEDALI MODENESI, POSTI LETTO RIDOTTI IN ATTESA DI NUOVO PERSONALE


            L’abituale riduzione estiva dei posti letto nei nosocomi modenesi verrà prorogata anche nelle prime settimane d’autunno. Lo rende noto l’Azienda Ospedaliero Universitaria, che sottolinea come non si tratti di un taglio al servizio, ma di una rimodulazione in attesa del reclutamento e della contrattualizzazione di nuovo personale. La riduzione interessa alcuni reparti importanti. In particolare, a Baggiovara coinvolge la struttura di Post Acuzie e Riabilitazione Estensiva, la Medicina Metabolica, la Riabilitazione Ortogeriatrica, la Medicina Riabilitativa e la Cardiologia riabilitativa e la Terapia intensiva. Al Policlinico sono interessate la Gastroenterologia, le Malattie Epatiche Complesse, la Dermatologia, la Medicina Post – Acuzie e, di nuovo, la Terapia intensiva. Una soluzione temporanea, rimarca l’azienda, scacciando l’ipotesi di una crisi strutturale e anzi facendo sapere che nelle graduatorie c’è oggi un numero di professionisti maggiore rispetto al passato. Il reclutamento di nuove figure, rende noto la direzione, verrà chiuso tra alcune settimane, permettendo di ottenere una pianta organica in grado di garantire il corretto e sicuro funzionamento dei singoli reparti interessati, che torneranno a pieno regime una volta formalizzati i contratti.

             

            CARCERE SANT’ANNA, 24ENNE SI TOGLIE LA VITA. IL GARANTE: “GRAVITA’ INAUDITA”


            Nel video, l’intervista al Garante Regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri

            Salgono a cinque i suicidi nel carcere Sant’Anna dall’inizio dell’anno. Ad aggravare il triste bilancio è la morte di un marocchino di 24 anni, imputato, che si è impiccato ieri sera alle 20 nella sezione di accoglienza. Era arrivato nell’istituto penitenziario pochi giorni fa. A darne notizia è il Garante regionale dell’Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, che riserva una riflessione durissima sulla situazione all’interno dell’istituto penitenziario modenese. Il Sant’Anna ha il tasso di suicidi più alto dell’Emilia-Romagna e, secondo il garante, Modena è chiamata a interrogarsi su quanto sta accadendo. L’aspetto più preoccupante, ha spiegato Cavalieri, è che pressoché tutti gli eventi suicidiari sono avvenuti in contesti che si connotano per una particolare attenzione ai bisogni dei detenuti, come la sezione sanitaria ICare. “Il fatto che succedano in una situazione come questa – ha dichiarato – è di estrema gravità.” Il Garante si interroga e interroga le istituzioni: “Come fa una città così ricca e benestante, piena di competenze e intelligenze, a permettersi un carcere dove cinque persone si suicidano. Come fa ad accettarlo? Perché il sindaco non chiede nulla? Non un assessore mi ha chiamato oggi, solo giornalisti”. Sul caso è intervenuta anche la UILPA, sindacato di Polizia Penitenziaria, illustrando numeri drammatici. A livello nazionale i suicidi nelle carceri sono 62 dall’inizio dell’anno. A Modena sono ammassati 580 detenuti in 371 posti regolamentari, mentre gli agenti in servizio sono 225, quando ne servirebbero almeno 296. La sigla chiede immediate misure deflattive del sovraffollamento, il potenziamento degli organici di Polizia penitenziaria, un’efficace assistenza sanitaria e una riforma complessiva di un sistema carcerario che “fa soffrire più del necessario”

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