L’avrebbe chiusa a chiave in una stanza, per poi brutalmente picchiarla con un machete e una katana. Le avrebbe tagliato i capelli, morsa, colpita al volto al punto da fratturarle il naso come refertato dal Pronto Soccorso dove la donna è riuscita a fuggire, dopo due lunghi giorni di prigionia. Segregata in casa e costretta a fare i bisogni in una scodella. È l’incubo vissuto da una donna a Modena, vittima della furia del compagno, un 41enne originario della Repubblica Dominicana, ora arrestato. A suo carico, accuse pesantissime: lesioni personali aggravate dall’uso di armi, sequestro di persona, atti persecutori e rapina aggravata. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura, l’uomo da tempo avrebbe perseguitato la compagna, generando in lei uno stato di costante terrore. Ma il 4 maggio scorso, la situazione è precipitata. Dopo averla costretta a salire in auto per un giro in campagna, l’avrebbe privata dei documenti e del telefono per isolarla completamente. Poi, dopo averla minacciata di morte, il ritorno nell’abitazione dell’uomo e l’inizio del calvario. È riuscita a fuggire soltanto il 6 maggio, con l’aiuto di un’amica che l’ha accompagna in ospedale in condizioni gravissime e una prognosi iniziale di 30 giorni per traumi policontusivi da percosse, trauma cranico e frattura del naso. A quel punto i medici hanno subito informato i Carabinieri che hanno tempestivamente avviato le indagini. Il 41enne è stato quindi condotto in carcere su disposizione del Gip.