Un’altra buona prestazione della squadra di Crespo, primo tempo addirittura straordinario, però i tre punti vanno al Cesena. Gialloblù condannati da un errore del portiere, ma soprattutto dalla loro incapacità di fare gol.

Il gol questo sconosciuto. Ancora una volta il Modena paga a carissimo prezzo la sua incapacità di segnare. Se valessero le regole della boxe, la squadra gialloblù., oltre a quella con la Ternana, avrebbe vinto anche le altre tre partite. Le avrebbe vinte ai punti, e con largo margine. Nel calcio però si vince solo per ko e i gialli sembrano non avere i colpi vincenti. Difficile muovere critiche all’allenatore: a volte le sue scelte, ad esempio quella di Sakaj a Cesena, spiazzano tutti, ma finora i gialli hanno sempre giocato bene. Sembra quasi impossibile che una squadra possa giocare meglio di come ha fatto il Modena martedì sera nel primo tempo. Ma ancora una volta agli avversari è bastato un solo colpo per passare in vantaggio, anche se in quell’occasione Provedel ha abbassato la guardia per un errore grave e quasi inusuale, cercando la presa in una situazione nella quale ormai tutti i portieri respingono di pugno. Crespo ostenta fiducia e fa bene, ma sicuramente è preoccupato anche lui, perché l’infortunio di Granoche diventa un serio problema in più. Per non avvitarsi sempre più in questa spirale negativa, il Modena ha bisogno di trovare gol, anche sporchi e fortunati, come dice l’allenatore, ma , in attesa del rientro del Diablo, bisognerà formare una cooperativa del gol, chiamando a raccolta quei giocatori che qualche rete in carriera l’hanno segnata. Da Belingheri a Mazzarani, da Stanco a Sowe. Non ci sono.