Mafia: i pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna hanno firmato le richieste di rinvio a giudizio per l’inchiesta Aemilia. Oltre 200 persone rischiano di finire a processo.

Il via al più grande processo per mafia mai celebrato al Nord Italia si avvicina. Sono 219 le richieste di rinvio a giudizio firmate dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna a conclusione dell’inchiesta Aemilia, sulle presunte infiltrazioni della Ndrangheta nella nostra regione. Rispetto agli avvisi di fine indagine inviati un paio di mesi fa, sono state stralciate – ossia escluse dall’elenco – cinque posizioni, ma dalla Procura specificano che si tratta di un vizio di forma e che anche per questi cinque verrà chiesto il processo. Ora si tratta di aspettare che il Gup fissi la data dell’udienza preliminare, che si terrà quasi certamente in un padiglione delle Fiere di Bologna. Nelle richieste di rinvio a giudizio non ci sarebbero sostanziali novità rispetto agli atti di fine indagine. Dopo il blitz dei Carabinieri del Ros del gennaio scorso, che aveva portato a 117 arresti, conclusa la fase istruttoria, i pm contestano a 54 persone l’associazione a delinquere di stampo mafioso: si ipotizza, in particolare, un sodalizio legato alla Cosca Grande Aracri di Cutro, che opererebbe in Emilia dal 2004 con epicentro a Reggio Emilia. L’organizzazione sarebbe finalizzata ad acquisire direttamente o indirettamente la gestione e il controllo di attività economiche, anche nei lavori per il terremoto del 2012, ma anche ad acquisire appalti pubblici e privati e ostacolare il libero esercizio del voto nel caso di elezioni dal 2007 al 2012 nelle province di Parma e Reggio Emilia. Confermate anche le accuse di concorso esterno in associazione mafioso al costruttore di San Felice, Augusto Bianchini.