Maxi processo sulla ‘ndrangheta, sono un’ottantina le posizioni che hanno chiesto il rito abbreviato

Processo Aemilia: la Dda di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati, tranne per quelli che hanno chiesto riti abbreviati. Le difese interverranno dal prossimo lunedì fino all’11 dicembre quando poi toccherà al Gup Francesca Zavaglia. Questa mattina ha iniziato il Pm Marco Mescolini, titolare dell’inchiesta, che nella sua relazione ha esposto punto per punto quelli che sono stati i passi dell’inchiesta rafforzando con la sua tesi i capi di imputazione, che vanno dall’associazione di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni e reati finanziari. Dopo di lui in aula ha preso la parola la collega della Dda Beatrice Ronchi. Successivamente prenderanno la parola gli avvocati.

Le richieste di rinvio a giudizio comprendono dunque solo una parte dei 236 imputati complessivi coinvolti nel processo di ‘Ndrangheta: si procederà dall’ 11 gennaio coi riti alternativi, si contano un’ottantina di posizioni tra abbreviati e patteggiamenti per i reati minori Tra chi ha chiesto lo sconto di un terzo della pena con l”abbreviato c’è Nicolino Grande Aracri, considerato il capo della cosca omonima ma che al processo emiliano non risponde del reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, contestato a 54 persone.