Parliamo di imposte perché una indagine della Cgia di Mestre rivela che le tasse nazionali sono tre volte superiori a quelle locali.

Boom di tasse nazionali. All’erario nel 2014 sono confluiti ben 379,7 miliardi. A dirlo è uno studio della Cgia di mestre il quale rivela che le tasse nazionali sono tre volte superiori a quelle locali. Nell’immaginario collettivo, si legge nella nota dell’associazione, si è diffusa l’idea che presidenti della regione e sindaci sarebbero diventati i nuovi gabellieri, mentre lo Stato centrale avrebbe alleggerito la pressione fiscale nei confronti dei contribuenti. In realtà non è così. Nel 2014, ad esempio, all’erario sono “confluiti” ben 379,7 miliardi; nelle casse di regioni e comuni, invece, sono stati versati poco più di 106 miliardi di euro. Sul totale delle entrate tributarie incassate dalle amministrazioni centrali, il 60% circa è riconducibile all’ Irpef , all’Iva e all’Ires. A livello locale, invece, le imposte più “pesanti” sono l’Irap , l’Imu/Tasi , l’addizionale Irpef . Su un totale di 485,8 miliardi di entrate tributarie percepite l’anno scorso dal fisco, il 78% circa è finito nelle casse dello Stato centrale e solo il 22% circa agli enti locali. Per la Cgia, è comunque “doveroso sottolineare che enti locali e Regioni hanno aumentato i tributi in misura superiore ai tagli praticati dal centro. In questo periodo, evidenzia la Cgia, sono state introdotte numerose modifiche normative che hanno avuto degli impatti significativi sui rapporti finanziari tra Stato e le amministrazioni locali.