L’onorevole del Movimento 5 Stelle, propone l’istituzione di una Procura nazionale su corruzione e coop

Una procura nazionale che si occupi esclusivamente dei fenomeni di corruzione, seguendo quel filo rosso che lega il sistema delle cooperative. E’ la proposta avanzata oggi dal vicepresidente della Camera, l’onorevole Luigi DI Maio, del Movimento 5 Stelle, che in mattinata è stato ricevuto dai procuratori aggiunti di Napoli Alfonso D’Avino e Luigi Frunzio. Ai magistrati Di Maio ha consegnato un dossier sulle vicende in corso di accertamento nell’inchiesta sulla metanizzazione di Ischia. La richiesta di istituire una Procura ad hoc per i casi di corruzione con particolare focus sul mondo delle coop arriva in scia ai terremoti giudiziari degli ultimi mesi: da quello sugli appalti Expo a Roma Capitale, fino alle presunte mazzette per le Grandi Opere. Fascicoli tutti accomunati dall’aver gettato ombre inquietanti sul rapporto tra cooperative e politica. E ovviamente è subito polemica. Mauro Lusetti, modenese e presidente nazionale di Legacoop, accusa Di Maio di farneticazioni e annuncia querela. “Spero che almeno abbia il coraggio di non trincerarsi dietro l’immunità parlamentare”. Intanto, oggi, giorno di interrogatori sul fronte Ischia, è arrivata una nota firmata Cpl Concordia, la seconda nel giro di 4 giorni. Dato il clamore mediatico sollevato dal caso napoletano, la società sottolinea di “non ritrovarsi nell’immagine distorta che gli organi di informazione e parte dell’opinione pubblica stanno raffigurando”. La cooperativa ha sospeso dagli incarichi e ha deciso la revoca delle cariche in Cpl per le persone indagate. Si precisa che l’ex presidente Casari si è dimesso a gennaio e che Francesco Simone non è mai stato dipendente, ma solo consulente della coop. Cpl – conclude la nota – non è né rossa né bianca: è il frutto del sudore e della fatica di centinaia e centinaia di lavoratori che insieme l’hanno costituita e che contribuiscono tutti i giorni a fare grandi opere, innovazione e creare lavoro vero.