Cna: ancora positiva, ma senza squilli, la congiuntura economica delle pmi modenesi nel secondo trimestre 2015

Positiva, ma in rallentamento. E’ la linea che descrive la congiuntura economica delle piccole e medie imprese modenesi nel secondo trimestre dell’anno. A rilevarlo è la periodica indagine svolta dalla Cna provinciale tra le aziende che hanno fino a 50 dipendenti. Secondo l’associazione, per il quarto trimestre consecutivo – ossia da un anno solare a questa parte – le pmi hanno ripreso a marciare con numeri sopra lo zero. Di poco, però. Tra aprile e giugno, ad esempio, la produzione è cresciuta del 2% rispetto allo stesso periodo del 2014, il fatturato dell’1,8% e le commesse dal mercato italiano appena dello 0,5%. Insomma, qualcosa si muove, ma piano. Ad impennare di questi tempi – e non è certo una novità – è solo l’export, che segna incrementi dell’ordine del +20%. Continua, dunque, il bailame di numeri sulla crisi che secondo alcuni è superata e secondo altri no. Nei giorni scorsi, prima la Camera di commercio di Modena ha evidenziato che le difficoltà per le imprese permangono, poi Unioncamere Emilia-Romagna ha rassicurato che, invece, in regione soffia il vento della ripresa. Lettura fermamente respinta –numeri sulla crescente disoccupazione alla mano – dai sindacati. Oggi tocca alla Cna, che per le pmi riscontra luci e ombre: bene la meccanica, così così il biomedicale, male l’agroalimentare e la maglieria. ”Come al solito regna sovrana l’incertezza”, commenta l’associazione degli artigiani modenesi, che dà la colpa dell’impasse a tasse e burocrazia. “Così le pmi non hanno la forza di poter investire”, sottolinea Cna. E ad aggravare il contesto ora c’è pure la crisi cinese.