Se le dimissioni di Luigi Di Maio dal ruolo di capo politico del Movimento Cinque Stelle hanno fatto temere una crisi di governo, a pochi giorni dalle elezioni in Emilia-Romagna secondo i grillini modenesi non influirà sul voto del 26 gennaio. Lo sostiene in particolare la candidata Giulia Gibertoni, che guarda alla scelta di Di Maio come a una decisione democratica e che influirà anzi positivamente sugli Stati Generali che i pentastellati terranno a marzo. Un congresso in cui i pentastellati sono chiamati a ripensarsi e rifondarsi e, Gibertoni ne è convinta, il Movimento emiliano-romagnolo giocherà un ruolo rilevante nella ridefinizione dell’identità dei 5 Stelle. La forza del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna, sostiene Gibertoni, è quella di aver rivendicato con forza la propria identità, una mossa vista positivamente anche dai cittadini che durante la campagna elettorale hanno fatto visita ai banchetti dei grillini sparsi sul territorio. Un’identità che in assemblea legislativa negli ultimi 5 anni si è definita attraverso proposte concrete in ambito di ambiente e sanità, gli stessi temi diventati prioritari anche in vista del voto del 26 gennaio.