Polizia di Stato, Polizia Locale, unità cinofile: in divisa, a piedi, tra i tavoli dei locali e i gruppi di ragazzi che affollano il centro, camminano lenti, scrutano, dialogano. È questa l’immagine che ha segnato il primo venerdì sera dopo l’annuncio della stretta sulla movida a Modena. Un presidio visibile e capillare, concentrato nelle zone a maggiore affluenza come via Gallucci, via Scarpa e via Emilia Centro, dove le forze dell’ordine hanno avviato controlli mirati per contrastare degrado, alcol ai minori e abusi legati alla gestione degli spazi pubblici. L’intervento anticipa il nuovo piano varato da Comune e Prefettura dopo le tensioni delle scorse settimane, e che entrerà in vigore il 3 novembre con una ordinanza firmata dal sindaco Mezzetti. Le nuove regole impongono la chiusura anticipata della musica nei locali, alle 23 nei feriali e alle 24 nei festivi, il divieto di vetro fuori dai locali dopo le 20, e sanzioni per dehors irregolari. Intanto, mentre la città si divide tra residenti favorevoli a una stretta che restituisca tranquillità ai quartieri del centro, ed esercenti preoccupati per l’impatto sulle attività e sulla vitalità urbana, i controlli diventano tangibili. E il presidio delle forze dell’ordine proseguirà anche nei prossimi fine settimana, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione e trovare una linea di equilibrio tra diritto al divertimento e rispetto delle regole. Perché la movida, a Modena, non scompare. Ma cambia passo.

MOVIDA SORVEGLIATA, FORZE DELL’ORDINE IN CAMPO: SCATTA LA STRETTA
Controlli serrati, agenti a piedi e unità cinofile tra i tavoli e le vie affollate del centro. A Modena prende forma la stretta sulla movida. Il presidio proseguirà anche nelle prossime settimane