Un cambio di passo epocale potrebbe segnare la gestione dell’illuminazione pubblica a Modena. Dopo decenni di controllo da parte di Hera, per la prima volta il servizio potrebbe essere affidato a Edison, che ha vinto la gara europea con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il contratto, del valore di oltre 52 milioni di euro e della durata di nove anni, riguarda non solo i 32mila punti luce della città, ma anche gli impianti semaforici. Otto aziende hanno partecipato alla gara, tra cui Hera, Enel, City Green Light e Consorzio Innova, con differenze minime sul piano tecnico, l’ago della bilancia sembra sia stato determinato dal ribasso economico. Bisognerà però attendere la validazione dei risultati e la stipula del contratto per poter considerare definitivo questo risultato. In passato, il servizio era passato quasi automaticamente dalla municipalizzata Meta a Hera, senza gare pubbliche. La complessa vicenda dell’illuminazione pubblica di Modena ha avuto risvolti giudiziari: nel 2023, con una sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, confermata dal Consiglio di Stato, fu accolto il ricorso di Edison e City Green Light, annullando le delibere del Consiglio comunale che aveva dato via libera ai contratti con Hera Luce. Come stabilito dai giudici, si era trattato di proroghe non consentite: essendo Hera un soggetto quotato in Borsa, il Comune di Modena non avrebbe dovuto automaticamente “traslare” su Hera il contratto stipulato in precedenza con Meta. Da qui, l’esigenza di una nuova gara d’appalto. Il nuovo contratto prevede un costo annuo inferiore rispetto a quello storico e l’obbligo di rispettare criteri ambientali minimi, con l’impiego di fonti rinnovabili tra il 50 e il 100 per cento. Edison dovrà inoltre gestire i consumi energetici, migliorare la visibilità urbana e introdurre sistemi di illuminazione intelligente su strade, piste ciclabili e attraversamenti pedonali.
 
 








































