Il Modena non si regala un Natale vincente, ma un pomeriggio casalingo di pura sofferenza. La sconfitta interna con il Venezia, la seconda consecutiva dei Gialli al “Braglia”, ha lasciato la netta sensazione che i canarini abbiano ancora un po’ di lavoro da fare per potersi sentire alla pari con le prime, adesso che il campionato è entrato nel vivo. Una prima frazione assolutamente non all’altezza del Modena visto finora, ha spianato la strada ai veneti, letteralmente padroni del gioco nei primi 45’, ma in grado anche di controllare gli assalti gialloblu nella ripresa, con l’1-2 finale che poteva essere un risultato più ampio in favore degli ospiti, non lontani dalla terza rete in diverse occasioni. Il primo tempo, come detto, ha visto un autentico monologo del Venezia, in grado di far salire la percentuale di possesso palla oltre il 70%, senza concretizzare molto fino al gol, arrivato al 38’ su una ripartenza fulminea che ha spezzato in due la difesa canarina, con Yeboah bravo ad avventarsi sulla respinta corta di Chichizola sul tiro di Busio.
Se nella prima metà di gara i ragazzi di mister Sottil sono sembrati impauriti e timidi di fronte alle discese della formazione arancioneroverde, i primi minuti della ripresa hanno dato l’impressione di trovarsi al cospetto di un Modena più grintoso e convinto dei propri mezzi, seppure ben lontano dall’impensierire Stankovic. A tagliare le gambe ai gialloblu la rete dello 0-2, subita nel miglior momento e nata da un’altra ripartenza in cui Haps e Casas, subentrati da poco, sono stati bravi a sfruttare il gioco aereo per sigillare il match. Episodi determinanti, come un paio di contatti in area ospite non sanzionati, in modo particolare quello tra Sersanti e Svoboda, valutato non falloso anche dopo un check al VAR. In un finale di gara in cui il Modena è riuscito ad accorciare le distanze grazie alla prima rete in gialloblu di Di Mariano, non vi è mai stata la sensazione che le sorti del match sarebbero potute cambiare, con la festa prenatalizia che è toccata esclusivamente al Venezia. Ai canarini, invece, visti anche i risultati delle altre gare e l’attuale sesto posto, resta un solo imperativo: ripartire dalla gara di Santo Stefano con il Monza, provando a non entrare in un vortice negativo che potrebbe allontanare il treno playoff.




































