Accadde all’aereoporto Corrado Baccarini di Grosseto, sede di quel quarto stormo che ha come simbolo proprio quel cavallino rampante che la famiglia di Francesco baracca cedette a Enzo Ferrari come emblema delle sue auto da corsa.La sfida era composta da tre prove su lunghezze diverse, per pareggiare il piu possibile i valori in campo ed evitare favoritismi.Schumi, fresco vincitore del suo sesto titolo mondiale, avrebbe provato a battere a bordo della sua F2003GA un Erofightert Tyhoon, jet supersonico che proprio in quegli anni si preparava a sostituire l’F-104 nel ruolo di caccia intercettore dell’arma Azzurra.Ai comandi del veivolo c’era nientemeno che Maurizio Cheli, pilota collaudatore dell’aereonatica militare e astronauta che ad oggi ha accumulato ben 370 ore di attività spaziale.L aprima prova, che si disputo’ sui 600 metri, diede ragione alla Ferrari, Michael riusci ad aggiudicarsi la vittoria con un tampo di 9,4 secondi.L’aereoplano si prese la rivincita subito dopo nella seconda manche, garzie anche alla pioggia che di scuro non aiuto’ gli uomini di maranello.Shumi provo’ a rifarsi nella terza prova, ma sui 1200 metri nemmeno i 900 cavalli della rossa riuscirono a contrastare il jet.Il successo finale ando’ dunque all’aereo per 2 a 1 “Ovviamente la gara migliore è stata la prima, commento’ Michael subito dopo la sconfitta.