Festività all’insegna dell’allerta meteo e del maltempo. Il sole è tornato a sbucare solo oggi, giorno di Santo Stefano, dopo giorni caratterizzati da bollettini Arpae per attenzionare frane e piene dei fiumi. In particolare, il 24 dicembre ha segnato un vero e proprio record assoluto nella storia meteorologica di Modena per livelli di pioggia: in 24 ore ne sono caduti 57,1 millimetri, un valore eccezionale, mai eguagliato in nessun’altra Vigilia di Natale, che ha reso questa data anche la più piovosa di tutto il 2025. A rilevarlo, l’Osservatorio Geofisico, che effettua misurazioni dal 1830. Le precipitazioni sono proseguite anche il giorno di Natale, quando è stata attivata, per i comuni pedemontani di Modena, l’allerta di colore arancione per piene dei fiumi e frane. Il bollettino è stato invece rosso per i comuni di Bologna e del ravennate, che hanno dovuto evacuare diverse famiglie, oggi rientrate. Domani, secondo le previsioni della Protezione Civile e Arpae, la situazione dovrebbe tornare alla normalità, con un’allerta gialla per piene che rimane sempre a Bologna e in Romagna. Un Natale grigio quindi, e non bianco, se non in Appennino. L’Osservatorio Geofisico sfata il mito della neve sulla Ghirlandina durante i giorni di festa: dal 1830 a oggi, la coltre bianca il 25 dicembre è stata documentata solo in otto occasioni. Il record ci fu nel 1870, quando si accumularono 32 centimetri di neve, mentre l’episodio più recente risale al 2020, quando ne cadde appena un centimetro durante un breve e inconsueto temporale nevoso. Nella maggior parte dei casi, le festività natalizie sono caratterizzate da cieli coperti e piogge più o meno persistenti







































