Nel video l’intervista a Mattia Altini, Direttore Generale Ausl Modena

Sono da anni al centro dei malumori dei pazienti modenesi e di recente anche della Corte dei conti, che ha evidenziato come Modena non sia riuscita, nel 2024, a raggiungere gli obiettivi regionali sul fronte delle liste d’attesa per visite ed esami. Quest’anno i segnali non sono migliori: nei primi otto mesi del 2025, nessun ospedale modenese, tra pubblico e privato, ha rispettato lo standard regionale per l’erogazione puntuale delle prestazioni. Per affrontare questo problema ormai cronico l’Ausl modenese ha scelto di investire in nuove strutture, in particolare le case di comunità, che dovrebbero svolgere un ruolo rilevante per alleggerire gli ospedali, anche sul fronte delle visite e degli esami. L’Ausl riconosce i problemi legati alle liste d’attesa, che in alcuni casi hanno costretto i cittadini ad aspettare anche oltre 500 giorni per ottenere prestazioni diagnostiche come risonanze e TAC. Secondo il direttore generale, Mattia Altini, per accorciare queste attese sarà necessario anche prescrivere visite ed esami in maniera più appropriata