Un’altra importante donazione al Centro di terapia antalgica di Castelfranco Emilia da parte di C.I.D, Curare il Dolore, l’associazione di volontariato da anni impegnata a sostenere i malati e le loro famiglie in tutta la provincia in collaborazione con i professionisti sanitari dell’Ausl di Modena.

 

Questa mattina l’associazione ha donato al Centro, che ha sede nella Casa della comunità di Castelfranco, un simulatore, uno speciale manichino, che potrà essere utilizzato anche per la formazione degli specializzandi della scuola di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore dell’Università di Modena e Reggio Emilia diretta dal professor Alberto Barbieri.

Per l’occasione erano presenti la Direttrice sanitaria dell’Ausl di Modena Romana Bacchi, la Direttrice del Distretto sanitario di Castelfranco Emilia Cristina Maccaferri, la responsabile del Centro di terapia antalgica Cristina Mastronicola, il professor Alberto Barbieri, il presidente dell’associazione C.I.D Massimiliano Vigarani assieme ad alcuni volontari, il sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano e la presidente dell’Unione del Sorbara Tania Meschiari, sindaco di Bomporto.

 

Il Centro di terapia antalgica di Castelfranco, uno dei tre centri hub della rete regionale della terapia del dolore assieme ai centri di Ravenna e Parma, è punto di riferimento per la formazione dei medici che svolgono a Castelfranco un periodo di formazione su alcune procedure, guidati dagli specialisti del Centro. Il simulatore riproduce fedelmente l’anatomia umana e faciliterà l’apprendimento di alcune procedure come l’iniezione peridurali e inserimento di cateteri peridurali ed intratecali. 

 

Oltre al simulatore, l’associazione ha donato due strumenti in grado di produrre calore e freddo rilevabili su un display a completamento diagnostico.

Negli anni scorsi C.I.D ha donato al Centro anche un’auto, una Fiat Panda, per l’assistenza domiciliare dei pazienti che non riescono a venire negli ambulatori. Nel centro specializzato di Castelfranco vengono presi in carico circa 700 nuovi pazienti ogni anno e vengono effettuate circa seimila visite all’anno.

 

Questa donazione ribadisce e rafforza la collaborazione fra tre protagonisti dell’assistenza sanitaria provinciale: l’azienda sanitaria, l’università che forma i medici e il mondo del volontariato – sottolinea la Direttrice sanitaria dell’Ausl di Modena Romana Bacchi – l’obiettivo è comune, cioè quello di garantire a tutti i cittadini cure sanitarie di qualità e vicine ai luoghi in cui le persone vivono. Un ringraziamento particolare all’associazione di volontariato C.I.D che da anni svolge attività di volontariato al fianco dei nostri operatori sanitari portando sollievo ai pazienti e ai loro familiari”

Con questo gesto intendiamo consolidare il nostro contributo al sistema sanitario locale e in particolare al nostro HUB di terapia antalgica, presente a Castelfranco Emilia. Questo nella ferma convinzione che l’agire in rete sia la strada da seguire per supportare la nostra collettività e chi si impegna ogni giorno per i nostri servizi – dichiara Massimiliano Vigarani presidente di C.I.D Curare il Dolore – Anche nel contesto locale, nuove povertà e nuove forme di fragilità, si sono aggiunte a quelle strutturali e stanno impedendo ad una parte importante di popolazione l’accesso alle cure. Come CID intendiamo proseguire nel supporto alla nostra sanità pubblica anche con gesti come quello odierno”. 

La simulazione rappresenta oggi una metodica fondamentale nella formazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, consentendo di addestrare i giovani specialisti in un ambiente sicuro e controllato, senza rischi per i pazienti – dichiara il professor Alberto Barbieri direttore della Scuola – L’Università di Modena e Reggio Emilia ha investito nella simulazione medica avanzata permettendo di usufruire di centri e strumenti per l’esecuzione di manovre più complesse e gestione delle situazioni critiche: ciò ha reso possibile la realizzazione di percorsi formativi strutturati che uniscono realismo, tecnologia e didattica innovativa”.