Sono iniziati in questi giorni i lavori di asportazione del millefoglio d’acqua comune al Lago Santo Modenese, nel territorio di Pievepelago, nel cuore del Parco regionale. Si tratta di uno dei bacini naturali più estesi e suggestivi dell’Appennino, meta di grande interesse turistico durante tutto l’anno. Negli ultimi vent’anni la vegetazione acquatica del lago ha subito una profonda trasformazione, fino a registrare una diffusione massiccia del millefoglio, una specie che emerge fino a pelo d’acqua e forma vistose infiorescenze rossastre, soprattutto lungo le sponde. Per contrastare questa proliferazione l’Ente Parchi Emilia Centrale ha avviato un intervento mirato di rimozione utilizzando speciali mezzi anfibi. L’operazione rientra nel più ampio progetto “Rafforzamento della rete ecologica nell’ambito del sistema dei laghi, delle torbiere e dei corsi d’acqua dell’Alto Appennino Modenese”, del valore di oltre un milione di euro, finanziato al 90% dalla Regione Emilia-Romagna.

LAGO SANTO MODENESE, LAVORI DI ASPORTAZIONE DEL MILLEFOGLIO
Avviati i lavori per contenere la pianta acquatica invasiva che negli ultimi anni ha alterato l’equilibrio del Lago Santo Modenese. L’intervento, con mezzi anfibi, fa parte di un progetto regionale di tutela ambientale.





































