Secondo un’indagine condotta lo scorso luglio dall’organizzazione umanitaria WeWorld, quasi una famiglia italiana su due ha riscontrato difficoltà nei propri figli al momento del ritorno a scuola. Inoltre, tre famiglie su dieci hanno segnalato una perdita di competenze e un peggioramento nelle relazioni sociali tra i ragazzi. Una delle principali cause di questo disagio sembra essere la lunga pausa estiva: in Italia dura ben tre mesi, tra le più estese d’Europa. In Emilia-Romagna, l’anno scolastico riprenderà lunedì 15 settembre, con prospettive tutt’altro che leggere. Oltre alle difficoltà già citate, gli studenti si troveranno ad affrontare importanti novità. Tra le principali misure introdotte, spicca il divieto di utilizzo degli smartphone in tutte le scuole, comprese le superiori. L’obiettivo è ridurre le distrazioni durante le lezioni, favorire la concentrazione. Importanza determinante ricoprirà il voto in condotta, con l’insufficienza si verrà bocciati, con il 6 lo studente potrà essere ammesso all’esame di maturità solo dopo aver presentato un testo sui temi di cittadinanza attiva che poi discuterà durante un colloquio orale. E a proposito di maturità, anche questa il prossimo anno vedrà alcune modifiche. Il colloquio orale, infatti, sarà riformulato in chiave multidisciplinare. Novità in vista anche per le scuole d’infanzia, primarie e medie. In queste ultime, in maniera facoltativa, figura il ritorno del latino oltre alla proposta di inserire tra i testi di lettura anche la Bibbia. Non mancheranno le poesie imparate a memoria. La ripresa delle lezioni, insomma, si preannuncia ricca di cambiamenti, e per molti studenti, non priva di insidie.