L’illuminazione pubblica di Modena, compresi gli impianti semaforici, verrà affidata, dopo decenni, attraverso un bando indetto a livello europeo: valore 52 milioni di euro, per nove anni, attraverso la concessione diretta. Dopo l’approvazione, nei giorni scorsi da parte della Giunta comunale, della delibera di sua proposta, l’assessore all’Economia e ai Rapporti con le Partecipate Paolo Zanca – nell’annunciare la pubblicazione del bando – garantisce che il Comune di Modena arriverà a risparmiare Un milione e mezzo all’anno, rispetto al 2022, per nove anni. L’avviso di gara verrà pubblicato nei prossimi giorni e visti i tempi per lo svolgimento della procedura di gara, l’affidamento sarà operativo non prima di inizio 2026: fino ad allora, il servizio sarà gestito da Hera, grazie ad un ulteriore proroga. Tra i requisiti necessari, il vincitore della gara per l’illuminazione pubblica di Modena dovrà rispettare i criteri ambientali minimi e garantire il ricorso a fonti rinnovabili per una quantità minima del 50%. La complessa vicenda dell’illuminazione pubblica di Modena ha avuto risvolti giudiziari: nel 2023, con una sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, confermata dal Consiglio di Stato, fu accolto il ricorso di Edison e City Green Light, annullando le delibere del Consiglio comunale che aveva dato via libera ai contratti con Hera Luce. Come stabilito dai giudici, si era trattato di proroghe non consentite: essendo Hera un soggetto quotato in Borsa, il Comune di Modena non avrebbe dovuto automaticamente “traslare” su Hera il contratto stipulato in precedenza con Meta. Da qui, l’esigenza di una nuova gara d’appalto.