Nel video Fabrizia Triolo Prefetto di Modena, Francesca Maletti
Vicesindaca Comune di Modena e Fabio Braglia Presidente della Provincia di Modena
Modena si ferma per non dimenticare. Per la prima volta, in città come in tutta Italia, si celebra ufficialmente la Giornata del Deportato, istituita con la legge approvata all’unanimità dal Parlamento lo scorso gennaio. Nella Chiesa della Fondazione San Carlo, alla presenza delle massime autorità provinciali, si è tenuta una solenne commemorazione per onorare la memoria degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Una giornata che non è solo ricordo, ma responsabilità collettiva. Un momento per raccontare il coraggio, l’impegno e la dignità di chi scelse di non collaborare con il nazifascismo, pagando quella scelta con la prigionia, la fame, la sofferenza, e spesso con la vita.
In questa epoca segnata da profondi conflitti mondiali ricordare diventa anche un monito. Perché la pace non è mai scontata, e la memoria non è un esercizio del passato, ma un argine contro l’indifferenza e la disumanità del presente.