Nel video l’intervista a Paolo Zanca, Assessore ai rapporti con le Partecipate
Già definita da alcuni un “Amo bis”, la vicenda della Fondazione di Modena è al centro della cronaca e dell’attenzione degli enti pubblici. Nonostante si tratti di un soggetto privato, la Fondazione gestisce risorse e progetti di grande interesse per il territorio modenese. Le indagini proseguono seguendo l’ipotesi di appropriazione indebita e autoriciclaggio da parte di un responsabile d’area, che nel tempo avrebbe trasferito ingenti somme di denaro dai conti della Fondazione verso conti di gioco. Si parla di oltre 850mila euro, ma non si esclude che la cifra possa aumentare da qui alla fine delle indagini. Il caso, avvenuto a poca distanza temporale dallo scandalo dell’Agenzia per la Mobilità, ha sollevato numerose polemiche sulla facilità con cui presunti dipendenti infedeli siano stati in grado di sottrarre importanti risorse, mostrando forti carenze nei controlli. La Fondazione di Modena ha una natura privata, ma figure importanti come quelle relative all’organo di indirizzo sono a nomina diretta da parte del Comune e numerosi progetti sono finanziati con le risorse dell’ente privato. Sull’episodio ha rilasciato oggi un commento l’assessore ai rapporti con le Partecipate, Paolo Zanca, che ha rimarcato come il Comune seguirà la vicenda con attenzione, visionando anche le carte, ma ha escluso che si tratti di un altro caso aMo