Nel video l’intervista a Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno
Lo aveva dichiarato lo stesso Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dalla Prefettura di Modena: l’ampiezza non programmabile dei flussi migratori si traduce in una difficile redistribuzione a livello nazionale verso quei territori meglio muniti di altri di strutture di accoglienza. Anche se, come a Modena e in Emilia-Romagna in generale il sistema sta andando sotto stress. In un’estate in cui gli sbarchi sono arrivati vicini a quota 100mila, la metà deve trovare il prima possibile accoglienza, secondo il piano di riparto inviato dal Viminale alle Prefetture, che va dal primo luglio al 15 settembre. A riportarlo è il quotidiano Repubblica, che facendo i conti, indica come la maggior parte di questi richiedenti asilo, 6mila, sarebbe destinata alla Lombardia, a seguire l’Emilia Romagna, a cui si chiederebbe di accogliere altri 4mila migranti, nonostante i quasi 13mila già presenti in accoglienza. A Modena in particolare preoccupa da tempo il tema dei minori stranieri non accompagnati, che nella nostra città sono andati ad aumentare: da inizio 2023 secondo le stime presentate al ministro, ne sono arrivati 132, arrivando a segnare una presenza media di 220 giovanissimi. Su questo fronte, il Ministro ha dato il suo sostegno all’avvio di progetti sperimentali a supporto di una migliore e più ampia inclusione