Dopo un 2024 segnato da una flessione, l’export della provincia di Modena torna a salire. Nel primo trimestre del 2025 le esportazioni hanno registrato un aumento del +1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un dato che posiziona Modena all’undicesimo posto tra le principali province esportatrici. A fotografare lo scenario è l’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, che evidenzia però forti contrasti tra settori e territori. A trainare le vendite estere è l’automotive, primo comparto provinciale per valore, che cresce del 14,1%, spinto anche dall’aumento degli scambi con gli Stati Uniti. Positivo, anche se più contenuto, il contributo della meccanica. In difficoltà invece il settore dei macchinari, secondo per peso sull’export modenese, che cala dell’11,2%. La situazione è però meno positiva per le micro e piccole imprese, che fanno più fatica a tenere il passo: registrano performance negative comparti come moda, legno e arredo. A fare eccezione è il settore alimentare, che cresce del 9,2% e rappresenta da solo il 60% dell’export provinciale, continuando a rappresentare una delle eccellenze del territorio. Sul fronte internazionale, a pesare è l’instabilità geopolitica. Le esportazioni verso le aree coinvolte in conflitti, come il Medio Oriente e l’Europa dell’Est, sono in calo e rappresentano un fattore di rischio non trascurabile per l’economia modenese. Le esportazioni verso questi mercati sono diminuite del 7,9% nel trimestre, ma valgono ancora 1,5 miliardi di euro, il 5,3% del valore aggiunto provinciale. Un livello di rischio ben superiore alla media nazionale.