Nel video l’intervista a Federico Sigillo, Videoartista dell’installazione “Prima che la Luce”

Sessanta testimonianze su storie di Resistenza. Parole su una libertà che, 80 anni fa, venne conquistata e che ancora oggi non dev’essere data per scontata. Con il passare degli anni si spengono le voci di chi ha direttamente vissuto la resistenza, ma il testimone è passato ai figli e ai nipoti, ed è attraverso il loro racconto che è nata una nuova installazione multimediale all’Ex Diurno, dal titolo “Prima che la luce”. Aperta in occasione degli 80 anni dalla liberazione di Modena dal nazifascismo, l’opera crea spazi immersivi in cui i testimoni si alternano a immagini di oggetti semplici, di vita quotidiana in tempi di guerra. Con un messaggio di fondo: la libertà non è un grande concetto astratto, ma un percorso intrapreso attraverso piccoli gesti. L’installazione multimediale, frutto di progetto di raccolta di testimonianze coordinato da Irene Baraldi, riporta i modenesi indietro nel tempo. L’obiettivo è far riflettere chi guarda su cosa sia la libertà, quella di allora e quella del nostro futuro