Due agenti della Polizia penitenziaria feriti con una prognosi di 5 e 3 giorni. Questo il bilancio dell’ennesimo episodio di violenza accaduto ieri mattina al pronto soccorso del Policlinico di Modena, dove un detenuto del carcere Sant’Anna è stato accompagnato d’urgenza dopo aver ingerito volontariamente delle batterie. Durante la visita medica, l’uomo ha improvvisamente aggredito con estrema violenza gli agenti di scorta, creando momenti di forte tensione e paura tra il personale sanitario e i cittadini presenti. Solo l’intervento tempestivo degli agenti ha evitato conseguenze peggiori, riuscendo a contenere il detenuto e a riportare la calma nel reparto. L’accaduto riaccende i riflettori sulle criticità vissute all’interno del penitenziario modenese: da una parte i rischi continui a cui è sottoposto il personale di Polizia Penitenziaria, secondo Francesco Raccio della Segreteria Uil Polizia Penitenziaria, spesso bersaglio fisso della popolazione detenuta e dall’altra le problematiche della struttura stessa e degli internati. A fronte di una capienza regolamentare di 371 posti, il carcere ospita oggi circa 580 detenuti. Un sovraffollamento che aggrava le condizioni di lavoro del personale e contribuisce a un clima sempre più teso. Dall’inizio dell’anno si contano cinque suicidi e numerosi episodi di autolesionismo, l’ultimo dei quali ha coinvolto un giovane tunisino ricoverato in gravi condizioni dopo essersi ferito sotto l’effetto dell’alcool.