Un coltello da cucina e un oggetto a due punte, sarebbero le due diverse armi da taglio utilizzate per uccidere Emore Capucci. 23 i colpi inferti sul 66enne. Questo quanto emerso dalla perizia effettuata dal medico legale incaricato dalla Procura, Franco Marinelli. Il processo è quello a carico di Uber Capucci, fratello della vittima accusato del duplice omicidio di Emore e della madre 88enne Anna Malmusi. Alla base della tragedia, avvenuta il primo ottobre 2023 in una villetta di via Torino a Vignola, una violenta lite tra i due fratelli. Il corpo di Emore è stato ritrovato al piano terra sanguinante vicino al lettino dove giaceva la madre priva di vita, senza segni evidenti di violenza. Secondo il medico legale, la donna potrebbe essere morta per soffocamento mediante compressione del collo con una coperta o un cuscino. Il consulente della Procura avrebbe illustrato la natura delle ferite sul corpo di Emore, evidenziando colpi rapidi all’addome, al torace, alla testa, alla scapola e al collo, alcuni dei quali hanno raggiunto il cuore. Sulle braccia della vittima sono stati rilevati numerosi segni di difesa e alcune ecchimosi compatibili con colpi inferti con una zappa. Secondo la difesa, la lite con il fratello sarebbe avvenuta dopo la scoperta del cadavere della madre e le 23 coltellate sarebbero il frutto di rabbia e non di premeditazione. La linea difensiva di Capucci infatti continua a sostenere che l’anziana fosse già morta e che l’accoltellamento del fratello fosse stata una reazione proprio a questo fatto.

DELITTO DI VIGNOLA, LA PERIZIA DEL MEDICO LEGALE: EMORE UCCISO CON 23 COLPI
Prosegue il processo che vede imputato Uber Capucci, accusato dell’omicidio del fratello. Il medico legale ha ricostruito le cause della morte di Emore: sarebbe stato ucciso con 23 colpi





































