Sono forse i giorni più difficili per gli imprenditori: quelli nel pieno dell’incertezza, in attesa della decisione finale, che vede al momento due strade. Dazi americani ridotti dal 30 al 15% oppure una vera e propria guerra commerciale. La trattativa dell’Unione europea è serrata per evitare questa seconda opzione, e gli occhi degli imprenditori modenesi sono puntati su qualsiasi nuova notizia che possa allontanare l’ipotesi di contromisure che rischiano di mettere in crisi i rapporti commerciali tra i due Paesi. L’Europa ha dato il via libera a un pacchetto di contromisure da 93 miliardi di euro in risposta ai dazi americani, che tuttavia restano sospese fino al 7 agosto, per lasciare spazio ai negoziati. Per Modena è una partita importante: la nostra provincia è terza in Italia per esportazioni negli Stati Uniti e prima in regione. Secondo uno studio di Confindustria, nel 2024 la nostra provincia ha prodotto quasi 3 miliardi di euro di esportazioni nei soli settori dei mezzi di trasporto, macchinari, minerali non metalliferi e agroalimentare. A livello nazionale, gli industriali hanno calcolato che anche con un 15% di dazi il contraccolpo sull’economia italiana sarebbe comunque durissimo, traducendosi in un costo da 23 miliardi di euro. L’ipotesi di tassazioni al 30% come paventato inizialmente da Trump sarebbe totalmente insostenibile per le imprese.