Prosegue incessante il lavoro nei laboratori di ricerca per scoprire il prima possibile una cura al Covid-19. L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha dato il via libera a trenta protocolli di ricerca a livello nazionale: cinque dei quali in Emilia-Romagna, di cui uno coinvolge direttamente anche Modena. Si tratta dell’ormai celebre studio sulla “Proteina X”, individuata dalla Professoressa Erica Villa, primaria di Gastroenterologia del Policlinico e del dipartimento ad Attività integrate medicine specialistiche, assieme al suo staff e alla collaborazione del dottor Tommaso Trenti, la quale consentirebbe di anticipare l’infezione da Coronavirus. Tale proteina infatti agirebbe in tempo sulla cosiddetta tempesta citochinica, l’infiammazione violenta da Covid-19, così da poter permettere al paziente di superare la malattia con minore impatto. Uno studio tanto complesso quanto importante: la presenza e l’individuazione di tale proteina potrebbe dare indicazioni su una più precoce terapia con anticoagulanti. Oltre a questo, gli altri protocolli approvati dall’Agenzia italiana del farmaco a livello regionale riguardano altri medicinali: due sono farmaci che intervengono sul rischio di trombosi Enoxaparina e Eparina più steroidi. Un altro protocollo riguarda la Colchicina, farmaco che agisce sulla risposta infiammatoria. C’è poi l’ormai noto Tocilizumab, i cui risultati stanno dando segnali più che incoraggianti. Ed infine quello su un noto farmaco antimalarico, l’Idrossiclorochina, con proprietà antivirali, per prevenire la progressione dell’infezione. La Regione poi è al lavoro anche sul fronte della terapia con il plasma iperimmune, sulla quale però ancora non esistono evidenze scientifiche che ne dimostrino l’efficacia. La Regione ha aderito allo studio nazionale – chiamato “Tsunami” e messo a punto da Aifa e Istituto Superiore di sanità – sull’efficacia della terapia con plasma in pazienti con polmonite dovuta al virus ed è stato predisposto un protocollo di studio per valutare la fattibilità di un percorso regionale di produzione di plasma da pazienti che hanno contratto l’infezione Covid-19.