Alta in Emilia-Romagna l’attenzione per evitare il contagio da Coronavirus. Le famiglie “di ogni nazionalità” di ritorno dalle aree a rischio della Cina saranno messe sotto sorveglianza con telefonate quotidiane per 14 giorni dalle Aziende sanitarie che, in caso di necessità, potranno suggerire l’isolamento a casa dei bambini che frequentano le scuole. A metterlo in chiaro sono la Regione Emilia-Romagna e l’Ufficio scolastico regionale, che hanno inviato a tutti i dirigenti scolastici da Piacenza a Rimini una nota congiunta per ribadire le indicazioni date dal ministero della Salute sul coronavirus. Si spiega nella nota che “i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e gli studenti fino alla secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, sono sottoposti a sorveglianza attiva da parte del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di riferimento”. Verrà proposta altresì l’adozione della permanenza volontaria a domicilio fino al completamento del periodo di 14 giorni, tempo di incubazione del virus. Dovrà essere il preside della scuola a comunicare il rientro dei propri alunni dalla Cina all’azienda sanitaria territoriale, che si occuperà della presa in carico della famiglia, informandola sulle modalità di sorveglianza attiva quotidiana previste e per proporre la sospensione della frequenza scolastica per due settimane. A conclusione del periodo, l’azienda sanitaria ne darà comunicazione alla scuola.