Il ritorno allo stadio Menti, anche se questa volta non c’è il Vicenza da sfidare, è sempre un tuffo dolce nel passato per il Carpi. La gara di domenica con l’Arzignano, che gioca le sue gare interne a Vicenza per la mancata omologazione del proprio impianto, riporta alla mente dei biancorossi uno dei successi più belli in trasferta della magica cavalcata verso la Serie A. Era il 28 marzo 2015 e i biancorossi di Castori avevano proprio nel Vicenza di Marino una fra le più agguerrite rivali per la promozione. Ma in un Menti gremito, con oltre 600 tifosi carpigiani al seguito, ci pensò Kevin Lasagna a mettere le cose in chiaro. Il bomber mantovano, ora capitano dell’Udinese e habituè delle maglia della Nazionale, allora era ancora una delle riserve della squadra di Castori e fin lì aveva segnato solo 2 reti. Ma quel pomeriggio fece capire al calcio italiano le sue straordinarie potenzialità, infilando due volte in poco più di mezz’ora con la sua progressione la difesa vicentina. Quel 2-1, accorciato da Cocco nella ripresa e blindato dai miracoli di Gabriel, abbinato al successivo 3-0 sul Bologna spalancò in pratica al Carpi, con due mesi di anticipo, le porte della massima serie. Più in generale al Menti il Carpi non perde da quasi 30 anni, stagione ‘90-91 in C1 e anche l’ultima sfida, questa volta nell’agosto del 2016, regalò un successo, sempre con Castori in panchina, firmato dalle reti di Bifulco e Bianco. Toccherà al Carpi di Riolfo cercare il tris, anche se di fronte ci sarà l’Arzignano e non il Vicenza. Ma quel prato che ha ospitato anche Roby Baggio per i colori biancorossi ha un sapore speciale.