E’ una bocciatura senza mezzi termini quella di Cna Modena al decreto del Governo sulla fase-2. Il segretario provinciale Alberto Papotti lo definisce “irricevibile” e non nasconde delusione e sconcerto per le misure adottate, tutte incentrate sull’industria senza dare pari dignità all’artigianato. Particolarmente grave per Cna è la data fissata per l’apertura delle attività artigiane del benessere, della ristorazione e degli esercizi pubblici, il 1° giugno. “Categorie costrette a restare in stand by per altre 5 settimane –  prosegue Papotti – non si sa bene sulla base di quali considerazioni medico-scientifiche, visto che allo stesso tempo si dà il via ai trasporti pubblici, ben più pericolosi dal punto di vista sanitario”. In questo modo, continua Cna, il settore va verso la chiusura di almeno un’impresa su tre, dando peraltro buona linfa all’abusivismo. “Per non dire – continua Papotti – della chiusura dell’edilizia privata e della ripresa dei cantieri pubblici, una differenza ingiustificata, visto che il protocollo anti-covid è lo stesso”. Cna annuncia che è già al lavoro per far sì che questo decreto possa essere migliorato, visto che scade il 17 maggio e che per questo ha ancora spazi di correzione. Per l’associazione la data per la ripresa di queste attività deve essere l’11 maggio e per ridare agli artigiani quella dignità che sino ad oggi non hanno avuto non sono escluse manifestazioni di protesta.