Nel video l’intervista ad Andrea Bosi, Amministratore Unico di aMo
Con una firma dal notaio questa mattina il nuovo amministratore unico di aMo, Andrea Bosi, ha aperto ufficialmente la “fase 2” nel percorso di rinnovamento della società travolta dallo scandalo a causa di ammanchi in bilancio da oltre 500mila euro. Una fase che mira a rinnovare tutti i vertici dell’Agenzia per la mobilità e a rendere la stessa più sicura: con l’atto notarile a Bosi vanno ora tutte le deleghe ancora a carico del direttore generale Daniele Berselli, a cui i legali in sede civile, avevano contestato presunte carenze nei controlli, oltre a ritardi in comunicazioni importanti. Nel frattempo, va avanti anche il procedimento penale a carico della presunta responsabile degli ammanchi: la ormai ex dipendente che avrebbe sottratto le somme a partire dal 2019. Da quanto si apprende, la procura avrebbe aperto un fascicolo per peculato, reato più grave rispetto a quello ipotizzato inizialmente di truffa ai danni dello stato. Mentre proseguono le indagini, l’Agenzia è al lavoro per darsi nuovi regolamenti e controlli in vista di settembre