Un altro duro colpo è stato inflitto alla Ndrangheta in Emilia Romagna. Dopo il sequestro di beni per 500 mila euro a Pasquale Brescia già arrestato nell’ambito del processo Aemilia, alle prime luci dell’alba i Carabinieri di Modena in un’attività congiunta insieme alla Direzione Antimafia di Firenze, alla sezione Operativa Dia di Bologna e ai militari di Reggio Emilia e Crotone, hanno sequestrato beni per un valore di 13 milioni di euro a 4 fratelli della famiglia Sarcone, ritenuti esponenti di primo piano del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano: Nicolino, Gianluigi e Carmine Sarcone, residenti a Bibbiano e Giuseppe Sarcone Grande residente a REGGIO Emilia. Nei confronti dei 4 è stata disposta la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, per un periodo di cinque anni. I beni sottoposti a confisca nelle province di Reggio Emilia, Modena, Parma, Perugia e Crotone sono costituiti da oltre 40 immobili, numerosi autoveicoli, consistenti disponibilità finanziarie, quote societarie e compendi aziendali, più imprese estere e conti bancari in Bulgaria e Romania. Il provvedimento scaturisce sia dagli esiti di un’attività investigativa del Centro Operativo DIA di Firenze, sia dallo sviluppo, da parte dei Carabinieri di Modena, delle risultanze dell’indagine “Aemilia”, che ha già portato a numerose condanne per associazione di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione, usura ed altri reati.