È la seconda volta in cinque anni che la Profit di Bomporto subisce un furto con modalità quasi identiche. Anche allora, in una notte di fine febbraio del 2020, i ladri bloccarono la strada con transenne e sfondarono l’ingresso della ditta, specializzata nella distribuzione di profumi, con un furgone usato come ariete. Questa volta hanno usato 15 auto rubate, disposte in fila a ostruire gli accessi alla zona artigianale. Gomme bucate, chiodi sull’asfalto e almeno venti persone coinvolte, tredici delle quali riprese dalle telecamere di videosorveglianza all’interno del magazzino, tutte con il volto travisato da passamontagna. Altrettanti complici, si presume, fossero all’esterno per garantire la copertura. I Carabinieri stanno ora indagano per capire se si tratti della medesima banda. Un colpo da “commando”, rapido, ben organizzato, quello andato in scena nella notte tra lunedì e ieri. Due furgoni – entrambi rubati – sono stati lanciati contro l’ingresso. Uno è rimasto danneggiato nell’impatto e non è più ripartito, costringendo i ladri ad abbandonarlo sul posto, ancora carico di refurtiva. Non si esclude che si sia trattato di un furto su commissione: prodotti da vendere poi sul mercato nero o attraverso i canali del dark web. Nonostante questo, sono comunque riusciti a fuggire con un bottino per un valore stimato tra i 100 e i 200mila euro. Ma la conta dei danni è ancora in corso.

BOMPORTO, MAXI-COLPO ALLA PROFIT, È IL SECONDO IN CINQUE ANNI
Un colpo da “commando”, analogo a quello messo a segno cinque anni fa. Sempre nell’azienda Profit di Bomporto. Il bottino, questa volta, ammonta ad almeno 100mila euro. I Carabinieri indagano ora su un possibile legame.