Dolore, rabbia, sfiducia sono le emozioni espresse dai genitori della scuola dell’infanzia Muratori di Soliera, finita recentemente al centro della cronaca per una vicenda di maltrattamenti sui bambini. In una lettera aperta rivolta a istituzioni scolastiche, agli enti locali, ai giornalisti e all’opinione pubblica, le famiglie hanno deciso di rompere il silenzio: hanno espresso preoccupazione per la gestione della situazione puntando il dito contro le istituzioni scolastiche, che a loro dire, non hanno comunicato adeguatamente con le famiglie né fornito supporto emotivo ai bambini. Nella lettera chiedono maggiore trasparenza e coinvolgimento. “I nostri bambini continuano ad andare a scuola come se nulla fosse – si legge nella missiva – E noi, genitori, dobbiamo guardarli negli occhi ogni mattina e far finta che tutto vada bene”, aggiungono. La vicenda è emersa il 29 aprile scorso, quando due educatrici dell’asilo, una di 64 anni e una di 67 anni, entrambe italiane, sono state raggiunte da una ordinanza di misura cautelare interdittiva, emessa dal Gip ed eseguita dalla Polizia di Carpi, che prevede la sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante per 12 mesi. Le indagini, coordinate dalla Procura, sono scattate a gennaio dopo la segnalazione di alcuni genitori su presunti maltrattamenti ai danni dei loro figli. L’identificazione delle due educatrici è avvenuta anche attraverso intercettazioni audio e video, dalle quali sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza. A carico delle due donne è così scattata l’interdittiva. Risultano indagate per il reato di maltrattamenti in danno di minori nell’esercizio delle loro funzioni educative e di cura. La vicenda ha suscitato forti reazioni da parte delle famiglie che chiedono maggiore chiarezza e azioni concrete per garantire la sicurezza dei loro bambini