Continua a far discutere l’autovelox installato lungo la tangenziale di Modena, nel tratto gestito dal Comune di Formigine. Il dispositivo, un T-Exspeed 2.0, è finito sotto sequestro su tutto il territorio nazionale su disposizione della Procura di Cosenza, che ha rilevato l’assenza di omologazione regolare. La vicenda ha scatenato le reazioni di numerosi automobilisti, che hanno impugnato i verbali per eccesso di velocità emessi proprio su quel tratto di strada formiginese. Alcuni di questi ricorsi sono già stati accolti: lo scorso 24 giugno, il Giudice di Pace di Modena ha annullato diversi verbali, condannando il Comune alla restituzione degli importi e al pagamento delle spese legali. Pur avendo deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale, chiedendo un risarcimento di quasi 7 milioni di euro nella causa che inizierà il 6 ottobre a Cosenza, l’amministrazione comunale ha scelto di non presentare appello contro le sentenze di annullamento. Una decisione strategica, volta a evitare un’escalation di contenziosi e contenere i costi per l’ente. Le somme restituite finora non sono particolarmente rilevanti, ma il timore è che si apra la strada a una valanga di richieste di rimborso. Rinunciare ai ricorsi in appello rappresenta, per la giunta, un tentativo di arginare il rischio di ulteriori spese e alimentare un clima di maggiore chiarezza sulla questione.