La vicenda aMo nel mirino della Guardia di Finanza. Dopo l’illecita sottrazione di fondi pubblici che ha portato all’apertura di un fascicolo in Procura, lunedì mattina gli uomini delle fiamme gialle hanno fatto irruzione nella casa della dipendente, indagata per peculato e truffa ai danni dello Stato. I militari hanno perquisito la sua abitazione per oltre due ore, alla ricerca di documenti e prove utili all’inchiesta. Nei giorni scorsi la donna, convocata dal pubblico ministero, non si è presentata all’interrogatorio. Quasi in contemporanea i militari hanno effettuato un blitz anche nella sede di aMo, in via delle Suore, e durante l’operazione sono state acquisite copie forensi dei materiali e documenti contabili che dovranno chiarire l’intera vicenda. Al centro dell’indagine c’è un ammanco di oltre 500mila euro, tra bonifici e prelievi in contanti dalla carta di credito aziendale. La vicenda ha provocato un vero e proprio terremoto politico, portando alla fine del percorso amministrativo dell’ex amministratore unico Stefano Reggiani, non indagato, e al licenziamento del direttore Daniele Berselli. La vicenda è ora nelle mani della Procura di Modena, che cerca risposte, mentre la Guardia di Finanza continua le indagini per ricostruire con precisione quanto accaduto.