Dopo la Corte dei conti dell’Emilia-Romagna anche quella della Lombardia ha bocciato la partnership Aimag-Hera. Il pronunciamento è arrivato il 25 settembre, sull’atto del Comune di Quistello, nel mantovano, e confermerebbe le critiche già sollevate dai giudici contabili emiliano-romagnoli sulla nuova gestione del servizio idrico. L’operazione alla base è la stessa che ha interessato 12 comuni del nostro territorio e anche questa volta i giudici avrebbero evidenziato criticità nella perdita di controllo pubblico sul servizio a favore di Hera. La partnership, così come presentata, secondo la Corte non sarebbe giustificata né motivata da una effettiva convenienza economica né da principi di efficienza ed efficacia. Per i giudici i vantaggi sarebbero solo di tipo finanziario, “sulla base di una convenienza economica immediata di tipo speculativo”. Insomma, la partnership porterebbe dividendi nelle casse dei soci pubblici, i quali cederebbero tuttavia ad Hera una parte importante dei propri precedenti poteri di gestione di controllo. Un colpo pesante per i sindaci dei Comuni soci di Aimag, che ora si trovano davanti a un bivio: insistere sull’operazione, col rischio di vedere la Procura contabile mobilitata per il danno erariale, oppure fermarsi e ripensare tutto da capo. Cresce intanto la richiesta, da parte di sindacati, comitati e parte della politica, di riaprire un confronto trasparente con le comunità locali. L’acqua è un bene pubblico, ricordano in molti, e va gestita nell’interesse dei cittadini, non del mercato.

AIMAG-HERA, ANCHE LA CORTE DEI CONTI LOMBARDA BOCCIA L’ACCORDO
Un’altra doccia fredda arriva sulla partnership Aimag-Hera: l’accordo ha ricevuto il parere negativo anche della Corte dei conti della Lombardia, sull’applicazione dell’atto in un comune di Mantova. I giudici hanno evinto vantaggi unicamente finanziari, in cambio di una importante perdita di controllo pubblico sul servizio idrico